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Detrazione 55%: coro di proteste contro il decreto taglia bonus

Detrazione 55%: coro di proteste contro il decreto taglia bonus

Cittadini, aziende e professionisti allarmati per le modifiche retroattive

Vedi Aggiornamento del 19/11/2009
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 19/11/2009
ULTIM'ORA - Il Parlamento eliminerà la retroattività dell’art. 29 del decreto legge 185/2008 che modifica la procedura per la detrazione del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Lo ha detto poco fa il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti nel corso di un’audizione alla Camera (leggi tutto).

03/12/2008 - Imprese allarmate per le ricadute negative sul settore edile già in crisi e cittadini preoccupati di non riuscire a prenotarsi in tempo utile per ottenere l’agevolazione, ma anche arrabbiati per una legge retroattiva che mette in dubbio diritti già acquisiti, professionisti che chiedono certezze e continuità delle regole per poter pianificare i propri investimenti e il proprio lavoro.
 
Sono queste le reazioni di queste ore all’art. 29 del decreto legge 185/2008 che modifica la procedura per usufruire dell’agevolazione fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
 
Le novità introdotte dal Decreto Legge
- Per le spese sostenute negli anni 2008, 2009 e 2010, occorre inviare un’istanza all’Agenzia delle Entrate (oltre che all’Enea), esclusivamente in via telematica, attraverso un modello che l’Agenzia pubblicherà sul proprio sito Internet entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del DL 185/2008.
- Per le spese sostenute nel 2008, l’istanza potrà essere presentata dal 15 gennaio 2009 al 27 febbraio 2009. Per le spese sostenute nel 2009 e 2010, l’istanza andrà presentata dal 1° giugno e fino al 31 dicembre di ciascun anno.
- Sono fissati limiti di spesa complessivi pari a 82,7 milioni di euro per il 2008, a 185,9 milioni di euro per il 2009, e 314,8 milioni di euro per il 2010.
- L’Agenzia delle Entrate esaminerà le istanze secondo l’ordine cronologico di invio e comunicherà, esclusivamente in via telematica, entro 30 giorni dalla ricezione dell’istanza stessa, l’esito della verifica. In caso di accoglimento il contribuente potrà usufruire della detrazione. Decorsi 30 giorni dalla presentazione dell’istanza senza esplicito accoglimento da parte dell'Agenzia, l’assenso si intende non fornito (silenzio-rifiuto).
-  I contribuenti persone fisiche che, per le spese sostenute nel 2008, non presentano l’istanza alle Entrate o non l’assenso delle Entrate, beneficiano della detrazione del 36%. 
- Con apposito provvedimento da pubblicare sul proprio sito Internet, l’Agenzia delle Entrate comunicherà l’esaurimento degli stanziamenti complessivi.
(leggi tutti i contenuti del DL).
 
 
Le migliaia di contatti e i numerosi commenti ai nostri articoli dimostrano il grande interesse verso il tema del risparmio energetico: un settore su cui le aziende ha concentrato le proprie risorse per la ricerca e l’innovazione di prodotto, i cittadini hanno avviato i lavori di riqualificazione energetica con la certezza di vedersi detrarre dalle tasse il 55% delle spese sostenute, i progettisti hanno investito nella propria formazione per inserirsi nel nuovo mercato della certificazione energetica (leggi tutto)
 
La nuova normativa rischia di avere conseguenze disastrose sul piano occupazionale e sulla sopravvivenza delle aziende; un aumento dell’economia sommersa e un conseguente danno all’erario; un blocco degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici con una conseguente ricaduta sulle emissioni di CO2 nell’ambiente da parte degli edifici stessi e altrettanto conseguenti multe da parte della UE.
 
I commenti dei lettori di Edilportale
Poiché condividiamo i timori di tutti i soggetti coinvolti, mettiamo a disposizione dei nostri lettori uno spazio per i commenti sul DL 185/2008.

SCRIVICI LA TUA OPINIONE
 
 
Tra i commenti arrivati alla nostra redazione, molti denunciano la retroattività della legge:
 “Spero che qualcuno sollevi il problema di incostituzionalità della norma che incide retroattivamente.”
“Con questo decreto il governo si accolla la responsabilità di affossare il risparmio energetico, addirittura con una legge, secondo me, incostituzionale.”
 
Diversi commenti giudicano il DL 185/2008 un tradimento nei confronti dei cittadini:
“Io ho già speso dei soldi nel 2008, con la certezza di recuperarne il 55% in 3 anni; ora le regole cambiano con valore retroattivo! E non ho più la certezza del recupero! Se lo avessi saputo non avrei fatto certe spese, ed ora sono in difficoltà.”
“Dopo la legge 133/2008 che cancella l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica agli atti di compravendita degli immobili, ecco un ulteriore decreto legge che va a detrimento dei cittadini virtuosi. Come si fa a programmare un intervento di riqualificazione energetica se le regole del gioco cambiano continuamente?”
 
Preoccupazione è stata espressa anche per il lavoro dei tecnici:
“Che figura indegna fanno poi i tecnici che propongono innovazioni e lavorazioni ai privati, con l'interesse della detrazione fiscale...”
“Mi sono stancato...... Chi va a cercare i clienti adesso? E chi ne ha diritto? Il dito più veloce come Gerri Scotti?”
 
Numerosi lettori sono preoccupati per il destino delle aziende del settore:
“L'unico settore che non risentiva della crisi era proprio questo del risparmio energetico. Serramentisti, isolatori-pittori, aziende edili, aziende idrauliche per non parlare di quelle che producono pannelli solari, pannelli isolanti, vetri isolanti rimarranno senza lavoro ancor più.”
“Frenare, anzi bloccare di fatto, il settore che si sta occupando della riqualificazione del patrimonio edile in Italia in contrasto con quanto promulgato dalle varie direttive Europee, sembra essere un grave atto economico, politico e rappresenta l'assoluta distanza tra il mondo reale del lavoro e la politica.”
“Grazie a questa Legge io licenzio domani 25 persone che avevo appena assunto per nuove attività legate al risparmio energetico.”
 
Non convince la procedura che prevede la richiesta all’Agenzia delle Entrate:
“Sono 90mila le domande pervenute all'ENEA, quindi 90mila saranno le istanze che verranno ricevute dall'Agenzia delle Entrate… Quali saranno i tempi per gestire la procedura? Dopo 30 giorni scatta il silenzio-rifiuto!”
“Attenzione, da quanto leggo mi sembra di capire che le persone giuridiche (imprese) se non sono tra le prime, non possono avere nemmeno il 36%. Ovvero invece del 55%.. avranno 0%!”
 
Altri sottolineano il fatto che il Governo stia andando nella direzione opposta a quella indicata dall'Europa e dal protocollo di Kyoto:
“Il mondo ricco si muove verso la riduzione dell'inquinamento, la Germania investe 3 mld di euro nel 2009, e noi?”
“Non capisco proprio la decisione del Governo di rendere più difficile le detrazioni sul risparmio energetico proprio quando l'Italia si stava impegnando in linea con le decisioni europee di intraprendere la strada verso le fonti rinnovabili.”
 
Secondo molti lettori la misura incentiverà il ricorso al “nero”:
“Ho appena finito di installare pannello solare e caldaia a condensazione; visto l'andazzo chiederò di non avere fattura ed avrò un bel risparmio di almeno il 35%.”
“Avevo intenzione di cambiare gli infissi della mansarda con dei nuovi ad alto contenuto tecnologico per risparmiare sul riscaldamento. Cosa farò? Farò fare tutto il lavoro in nero alla faccia del decreto.”

 
LE REAZIONI DEGLI OPERATORI
Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, si è dichiarata contraria alle misure che ostacolano pesantemente le detrazioni fiscali del 55%. Misure, ha detto Marcegaglia, che rischiano di frenare lo sviluppo di diversi comparti industriali, molti dei quali presenti anche all’interno di Confindustria. Per questo motivo chiederà al Governo di rivedere l’articolo 29 inserito nel decreto legge 185/2008.
 
“È sorprendente che un Decreto Legge varato in funzione anticrisi dell’economia nazionale disponga, di fatto, la forte riduzione dell’attività per il 2009 ed il 2010 di un settore innovativo e trainante come quello del risparmio energetico” ha dichiarato Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA. “In un momento di stagnazione dell’economia - continua Silvestrini - mettere un plafond all’utilizzo dell’agevolazione fiscale e, cosa ancora più grave, introdurlo anche per il 2008 significa incrinare ulteriormente la fiducia in chi pensava di fare un investimento di contenimento energetico nel 2009. Va inoltre segnalato, che in tale settore di intervento è significativa la presenza delle imprese artigiane e delle PMI del settore delle costruzioni, dell’impiantistica e delle manifatture mettendo in un ulteriore pericolo la loro tenuta ed il loro contributo al rilancio del paese”.
 
Secondo il presidente di Assolterm, Sergio D’Alessandris, “il pacchetto anticrisi avrà l’effetto contrario e aprirà una grossa crisi per le aziende italiane del solare termico”. Assolterm e Legambiente convocano per il prossimo 11 Dicembre alle 11,00 davanti a Palazzo Chigi una mobilitazione per “chiedere di ritirare un provvedimento devastante per il settore delle rinnovabili e del risparmio energetico, che danneggia le famiglie e condanna al fallimento la lotta ai cambiamenti climatici”. (leggi tutto)
 
Profonda delusione è la reazione dell’ANIT (Associazione Nazionale per l'Isolamento Termico e acustico) al pacchetto anticrisi. “Non condividiamo né comprendiamo - si legge in una nota - questo tipo di provvedimento che, a soli 2 anni dalla sua entrata in vigore, aveva permesso a più di 200mila, tra aziende e privati, di fare qualcosa nel concreto per risparmiare energia e rispettare gli impegni presi con il Protocollo di Kyoto. Invitiamo i nostri sostenitori ad inviare una richiesta di spiegazioni sul decreto compilando l’apposito modulo dal sito del Governo Italiano.”
 
“Durissimo attacco alle detrazioni del 55%”. Così l’Uncsaal (Unione Nazionale Costruttori Serramenti Alluminio Acciaio Leghe) definisce il provvedimento del Governo. Secondo i produttori di infissi “per finanziare i provvedimenti anticrisi sono state colpite le industrie dei componenti dell’edilizia e affossata nei fatti qualsiasi politica per il risparmio energetico”, Uncsaal ha chiesto al Governo di stralciare integralmente l’art. 29 dal DL 185/2008 e ha avviato una campagna di sensibilizzazione di tutti i soggetti coinvolti prima che il DL sia convertito in legge.

A.E.R.E. Associazione per il Risparmio Energetico, si è impegnata per la diffusione della cultura del risparmio nei condomini e per le famiglie, ed ora vede vanificato il proprio impegno ma, soprattutto, è preoccupata per le famiglie che sempre meno riescono a pagare le spese del riscaldamento. Chiede quindi alle associazioni di mobilitarsi ed al governo di ripensare a questa parte del provvedimento introducendo i dovuti correttivi nell’iter di approvazione parlamentare (leggi tutto).

L’ACE, Associazione Certificatori Energetici, ha promosso una raccolta di firme per attuare una Class Action contro il governo in caso di non ritiro dell’art. 29. “Il decreto - si legge nella lettera indirizzata al Governo - introduce un elemento di aleatorietà che ridurrà in modo significativo la propensione all'acquisto di privati ed imprese, e soprattutto la retroattività della norma stessa determinerà una situazione di incertezza”.
 
“Un provvedimento incomprensibile - commenta Fabrizio Marchi, Presidente dell’Aniem (Associazione Nazionale delle pmi edili della Confai) - perché annullerà notevoli benefici economici, occupazionali ed ambientali, come dimostrano ampiamente gli oltre 230.000 interventi realizzati tra il 2007 ed il 2008: è veramente paradossale che in un momento nel quale si tende a favorire i consumi, un decreto legge varato per fronteggiare la grave crisi economica preveda disposizioni che ostacolano il sistema produttivo, disincentivano al consumo e rallentano il processo di adeguamento del nostro Paese nella politica ambientale.” (leggi tutto)
 
 
Il DL 185/2008 inizierà in questi giorni l’iter per la conversione in legge, che deve avvenire entro 60 giorni dall’entrata in vigore del DL, ossia entro il 28 gennaio 2009. Su questo segnaliamo una anomalia procedurale: il 29 novembre scorso il DL è stato trasmesso al Senato per essere convertito in legge, ma ieri 2 dicembre il provvedimento è stato restituito al Governo per essere ripresentato all’altro ramo.
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