
Tracciabilità dei pagamenti ai professionisti
NORMATIVA
Tracciabilità dei pagamenti ai professionisti
Un emendamento alla Finanziaria rinvia di un anno i tempi per il passaggio dai contanti agli assegni
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del 25/08/2008
14/11/2006 - È stato approvato nei giorni scorsi alla Camera un emendamento alla Finanziaria che rinvia l’entrata in vigore del divieto per i professionisti di riscuotere i compensi in contanti.
Introdotta dalla legge Bersani (legge 248/2006 art. 35, comma 12), la misura prevede l’obbligo di usare sistemi tracciabili, quali bancomat, assegni, bonifici, per il pagamento delle parcelle professionali.
L’emendamento alla Finanziaria proroga di un anno le soglie temporali dell’entrata in vigore del provvedimento: si potrà pagare in contanti fino a 1.000 euro fino al 30 giugno 2008 (anziché fino al 30 giugno 2007); il limite scenderà a 500 euro dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2009, per ridursi a 100 euro dal 1° luglio 2009 (invece che dal 1° luglio 2008).
Entro il 31 gennaio 2008, tuttavia, il Ministero dovrà presentare una relazione sull'applicazione della norma, prima di ridurre ulteriormente la soglia per i contanti.
L’emendamento è stato accompagnato da un aspro confronto nell’aula di Montecitorio: il viceministro Visco, sostenitore di questa misura, ha accusato l’opposizione di difendere le pratiche evasive.
Ricordiamo che già a luglio i professionisti, supportati dall’opposizione di centro-destra, avevano protestato contro una misura che ritengono lesiva nei confronti dei clienti che non dispongono di strumenti di pagamento diversi dai contanti.
Inoltre, salvo modifiche, la legge Bersani-Visco (art. 35, comma 12) prevede anche l’obbligo per i professionisti di tenere uno o più conti correnti bancari o postali ai quali affluiscano le somme riscosse nell’esercizio dell’attività e dai quali siano effettuati i prelevamenti per il pagamento delle spese.
Per il Ministero dell’Economia, questo provvedimento è parte di una strategia per il contrasto all’evasione fiscale che colpisce, in particolare, i professionisti che non rilasciano la fattura e percepiscono i compensi “in nero”.
"Il governo non cambia la linea politica sulla lotta all’evasione - ha spiegato il sottosegretario all’Economia, Alfiero Grandi, - la tracciabilità è un punto fondamentale. Ma la modifica fatta è la conferma della volontà del Governo di ascoltare le argomentazioni dell’opposizione e, ovviamente, dalla maggioranza”.