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Inu e Ordini a Letta: ‘su città e territorio si cambi passo’

Inu e Ordini a Letta: ‘su città e territorio si cambi passo’

Urbanisti e progettisti chiedono di avviare subito incisive politiche urbane e di tutela del territorio

Vedi Aggiornamento del 23/01/2014
Vedi Aggiornamento del 23/01/2014

06/05/2013 - L’Istituto Nazionale di Urbanistica, il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali e il Consiglio Nazionale dei Geologi rivolgono al Presidente del Consiglio Enrico Letta e al Governo tutto gli auguri di buon lavoro.
 
L’auspicio è che le incoraggianti premesse e i segni di novità siano confermati dalle azioni e dai provvedimenti che l’esecutivo avvierà.
 
Gli urbanisti, gli architetti, gli ingegneri, gli agronomi e i geologi confidano che il Governo Letta inauguri una politica nuova, un cambio di passo che finalmente ponga al centro dell’agenda governativa incisive politiche urbane e di tutela e protezione del nostro territorio.
 
Al centro dell’attenzione dell’azione di governo va messo il tema di una nuova legge nazionale di governo del territorio che affianchi e promuova azioni indispensabili e coordinate di stimolo alla riqualificazione urbana in luogo del consumo di suolo e di prevenzione del rischio idrogeologico in un territorio vulnerabile come quello italiano.
 
La prevenzione diffusa conviene, sia perché protegge i cittadini dalle catastrofi che con puntuale periodicità funestano l’Italia, sia perché può svolgere un’utile funzione anticiclica in termini economici, in un momento in cui il comparto dell’edilizia e delle costruzioni vive una crisi senza precedenti. Senza dimenticare la riforma urbanistica che attende da oltre un decennio l’indispensabile legge dello Stato, a completamento delle riforme regionali già approvate.
 
Inoltre, alcune azioni e politiche interessanti avviate dal governo Monti, rimaste in buona parte sulla carta a causa del ristretto tempo a disposizione, vanno approfondite e rese più incisive. Tra queste ricordiamo il Piano Città che va sostenuto e reso permanente con maggiori risorse e può rappresentare l’anticamera di una politica urbana coordinata e sistematica; le indicazioni dell’agenda urbana messa a punto dal comitato interparlamentare per le politiche urbane, così come deve proseguire l’iter della legge per limitare il consumo di suolo già messo a punto d’intesa con le Regioni; mentre non deve scemare l’attenzione e il necessario supporto economico al piano contro il dissesto idrogeologico impostato dal precedente Ministro per l’Ambiente.
 
L’INU, Il CNAPPC, Il CNAF, il CNI E Il CNG non faranno mancare il loro contributo propositivo attraverso suggerimenti e proposte di legge che verranno presentate unitariamente nei prossimi mesi, come stabilito nell’accordo nazionale che le cinque organizzazioni hanno stipulato lo scorso 19 marzo.
 
L’appello al premier Letta è firmato dal presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, Federico Oliva; dal presidente del Consiglio nazionale architetti pianificatori paesaggisti e conservatori, Leopoldo Freyrie; dal presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano; dal presidente del Consiglio nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, Andrea Sisti; dal presidente del Consiglio nazionale dei geologi, Gian Vito Graziano.
 

Fonte: Ufficio stampa INU
 

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