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Festa dell’Architetto 2014: progettare per l’accoglienza

Festa dell’Architetto 2014: progettare per l’accoglienza

A Lampedusa, dal 12 al 14 giugno, dibattiti e workshop sul ruolo sociale dell’architettura

Vedi Aggiornamento del 15/06/2015
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 15/06/2015
05/06/2014 - L’architettura dell’emergenza e dell’accoglienza e il fondamentale ruolo sociale che essa svolge. Sarà questo il tema della Festa dell’Architetto, dal titolo “L’Architettura è per tutti”, in programma a Lampedusa dal 12 al 14 giugno 2014.
 
Tre giorni di dibattito e di workshop organizzati dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Agrigento e con la Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti della Sicilia.
 
Il Cnappc spiega che la scelta di Lampedusa, luogo che esprime attraverso la tragedia degli sbarchi di migranti l’orrore della guerra, della povertà e della fame, rappresenta per gli architetti italiani un’occasione di riflessione sul contributo dei progettisti a un tema di grande attualità e importanza: quello di progettare per l’accoglienza e per l’integrazione.
 
“Servono luoghi di accoglienza dignitosi ed adeguati ai bisogni dei migranti - sottolinea il Consiglio Nazionale. Nel corso delle tre giornate saranno illustrati, attraverso una serie di Tavole rotonde, numerosi progetti per l’accoglienza in emergenza, perché lo sforzo italiano di solidarietà si concretizzi in spazi di vita migliori, per chi arriva nel nostro Paese e per chi ospita.
 
Ma anche progetti per aiutare le popolazioni dell’altra sponda del Mediterraneo a rimanere nei luoghi da cui parte l’immigrazione, vivendo meglio; così come strategie per affrontare i diversi tipi di emergenze abitative che colpiscono le città italiane, dove spetta agli architetti offrire soluzioni all’integrazione sociale e ambientale, alla sostenibilità economica e per fare più belle le città”.
 
Temi, questi, indubbiamente complessi  ma “compito dell’architettura - ricorda infine il Consiglio Nazionale - è oggi quello di riappropriarsi di un ruolo da tempo abbandonato che è quello di rispondere ai bisogni delle popolazioni  e dei territori. L’emergenza dell’immigrazione implica un nuovo concetto dell’abitare che non può più prescindere dall’integrare i migranti nel nostro tessuto sociale”.
 
 

 
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