
Ingegneri: 'il POS non è un obbligo, ma una possibilità per il cliente'
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PROFESSIONE
Ingegneri: 'il POS non è un obbligo, ma una possibilità per il cliente'
CNI: si possono concordare forme di pagamento alternative e dotarsi del Pos solo se il committente lo chiede
Vedi Aggiornamento
del 30/12/2021
Vedi Aggiornamento del 30/12/2021
12/06/2014 - Mentre sta per arrivare il 30 giugno 2014, data in cui scatterà l’obbligo per i professionisti di dotarsi del Pos, il Consiglio nazionale degli ingegneri (CNI) si unisce al coro di proteste che vede nella novità una vessazione.
Con la circolare 382/2014 del 10 giugno, il Cni ha voluto precisare che le nuove norme “non determinano l’insorgenza di un obbligo di dotazione del Pos da parte dei professionisti interessati, ma un ampliamento delle possibilità di pagamento per la prestazione effettuata”.
In altre parole, a detta del Cni questo significa che il Pos è solo una possibilità in più che i professionisti possono dare ai loro clienti e che devono dotarsene solo quelli interessati ad utilizzarlo realmente.
Come si legge nella circolare, si tratta di un onere soggetto ad iniziativa altrui. Secondo il Cni il professionista deve dotarsi del Pos solo se è il cliente a chiederlo espressamente. Il cliente, continua il Cni, può quindi agire legalmente solo se il professionista nega il pagamento con Pos in modo ingiustificato.
Per ovviare a questi inconvenienti, in Cni raccomanda quindi che, almeno nella fase iniziale, professionista e cliente concordino per iscritto le modalità di pagamento.
Il parere del Cni ricalca quello del Cnappc, Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, che nei giorni scorsi ha inviato un parere legale a tutti i consigli provinciali sostenendo che il Pos non è l’unico metodo in grado di combattere l’evasione fiscale, perché basta che nel contratto col cliente siano specificate modalità chiare e tracciabili di pagamento.
Il Cnappc si è anche assunto la responsabilità di affermare che le modalità certe di accettazione dei pagamenti, come bonifico elettronico, addebito diretto, bonifico bancario e assegno raggiungono lo stesso obiettivo di disincentivare l’uso del contante e prevenire l’evasione fiscale.
Ricordiamo infine che l’obbligo del Pos è stato previsto dal DL 179/2012, convertito nella Legge 221/2012, ed è stato in seguito disciplinato dal DM 24 gennaio 2014, in base al quale l’obbligo di accettare la moneta elettronica si applica ai pagamenti per l’acquisto di prodotti o la prestazione di servizi di importo superiore a 30 euro, e vale per tutti i professionisti e imprese, a prescindere dal fatturato.
Con la circolare 382/2014 del 10 giugno, il Cni ha voluto precisare che le nuove norme “non determinano l’insorgenza di un obbligo di dotazione del Pos da parte dei professionisti interessati, ma un ampliamento delle possibilità di pagamento per la prestazione effettuata”.
In altre parole, a detta del Cni questo significa che il Pos è solo una possibilità in più che i professionisti possono dare ai loro clienti e che devono dotarsene solo quelli interessati ad utilizzarlo realmente.
Come si legge nella circolare, si tratta di un onere soggetto ad iniziativa altrui. Secondo il Cni il professionista deve dotarsi del Pos solo se è il cliente a chiederlo espressamente. Il cliente, continua il Cni, può quindi agire legalmente solo se il professionista nega il pagamento con Pos in modo ingiustificato.
Per ovviare a questi inconvenienti, in Cni raccomanda quindi che, almeno nella fase iniziale, professionista e cliente concordino per iscritto le modalità di pagamento.
Il parere del Cni ricalca quello del Cnappc, Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, che nei giorni scorsi ha inviato un parere legale a tutti i consigli provinciali sostenendo che il Pos non è l’unico metodo in grado di combattere l’evasione fiscale, perché basta che nel contratto col cliente siano specificate modalità chiare e tracciabili di pagamento.
Il Cnappc si è anche assunto la responsabilità di affermare che le modalità certe di accettazione dei pagamenti, come bonifico elettronico, addebito diretto, bonifico bancario e assegno raggiungono lo stesso obiettivo di disincentivare l’uso del contante e prevenire l’evasione fiscale.
Ricordiamo infine che l’obbligo del Pos è stato previsto dal DL 179/2012, convertito nella Legge 221/2012, ed è stato in seguito disciplinato dal DM 24 gennaio 2014, in base al quale l’obbligo di accettare la moneta elettronica si applica ai pagamenti per l’acquisto di prodotti o la prestazione di servizi di importo superiore a 30 euro, e vale per tutti i professionisti e imprese, a prescindere dal fatturato.
Norme correlate
Circolare 10/06/2014 n.382
Consiglio Nazionale degli Ingegneri – ulteriori chiarimenti in merito all’obbligo per i professionisti di accettare i pagamenti tramite POS
Decreto Ministeriale 24/01/2014
Ministero dello Sviluppo Economico – Definizioni e ambito di applicazione dei pagamenti mediante carte di debito (Obbligo di POS per i professionisti)
Legge dello Stato 17/12/2012 n.221
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese (Sviluppo bis)
Decreto Legge 18/10/2012 n.179
Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese (Sviluppo bis)
Approfondimenti
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