
Consiglio Nazionale Architetti: POS ingiusto, anacronistico, punitivo
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Consiglio Nazionale Architetti: POS ingiusto, anacronistico, punitivo
‘Il disegno di legge si basa sul pregiudizio che tutti i liberi professionisti siano evasori fiscali’
Vedi Aggiornamento
del 30/12/2021

Vedi Aggiornamento del 30/12/2021
10/03/2015 - “Ingiusta, anacronistica, punitiva e inutile”. Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori definisce in questo modo la possibilità, secondo il disegno di legge 1747 in discussione al Senato, che i liberi professionisti che non si siano dotati di POS vengano sospesi dalla loro attività e sanzionati con una ammenda fino a 1500 euro.
“Ingiusta - spiega il Consiglio Nazionale - perché si basa sul presupposto e sul pregiudizio che tutti i liberi professionisti siano evasori fiscali; anacronistica perché impone un’attrezzatura informatica già superata dalla fatturazione elettronica e dai pagamenti effettuabili via smartphone”.
“Punitiva perché, per quanto riguarda gli architetti, costi e sanzioni, andranno a colpire giovani che, come dimostra la ricerca del Cresme sullo stato della professione, hanno redditi mensili che oscillano tra 500 e 1000 euro frutto della emissione, nella migliore delle ipotesi, di non più di 10 fatture annue; inutile perché non costituisce in alcun modo un deterrente nei confronti dei pagamenti in nero e dell’evasione fiscale”.
“Viceversa l’imposizione della ‘macchinetta’ POS - conclude - sembra avere tutte le caratteristiche di un favore ai suoi produttori e gestori, a scapito di milioni di professionisti. Sembra evidente che per il Senatore Aiello, che ha presentato il ddl, i liberi professionisti non facciano parte della categoria dei consumatori e, in fase elettorale, le campagne del suo partito per affermare il ruolo dei professionisti nell’economia e nel lavoro siano state solo parole al vento”.
Fonte: ufficio stampa CNAPPC
“Ingiusta - spiega il Consiglio Nazionale - perché si basa sul presupposto e sul pregiudizio che tutti i liberi professionisti siano evasori fiscali; anacronistica perché impone un’attrezzatura informatica già superata dalla fatturazione elettronica e dai pagamenti effettuabili via smartphone”.
“Punitiva perché, per quanto riguarda gli architetti, costi e sanzioni, andranno a colpire giovani che, come dimostra la ricerca del Cresme sullo stato della professione, hanno redditi mensili che oscillano tra 500 e 1000 euro frutto della emissione, nella migliore delle ipotesi, di non più di 10 fatture annue; inutile perché non costituisce in alcun modo un deterrente nei confronti dei pagamenti in nero e dell’evasione fiscale”.
“Viceversa l’imposizione della ‘macchinetta’ POS - conclude - sembra avere tutte le caratteristiche di un favore ai suoi produttori e gestori, a scapito di milioni di professionisti. Sembra evidente che per il Senatore Aiello, che ha presentato il ddl, i liberi professionisti non facciano parte della categoria dei consumatori e, in fase elettorale, le campagne del suo partito per affermare il ruolo dei professionisti nell’economia e nel lavoro siano state solo parole al vento”.
Fonte: ufficio stampa CNAPPC
Norme correlate
Bozza non ancora in vigore 22/01/2015 n.1747
Disposizioni relative all'obbligo di dotarsi di adeguati strumenti di pagamento elettronici (POS)
Approfondimenti
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