
Architetti e ingegneri soci delle STP possono iscriversi a Inarcassa
PROFESSIONE
Architetti e ingegneri soci delle STP possono iscriversi a Inarcassa
Redditi derivanti dalla partecipazione a una Società tra Professionisti equiparati a quelli professionali
Vedi Aggiornamento
del 22/03/2023

01/12/2015 - Gli ingegneri e gli architetti soci di una Società tra professionisti (STP) potranno iscriversi ad Inarcassa, Cassa di previdenza degli ingegneri e degli architetti liberi professionisti.
Con una modifica al regolamento di Inarcassa, approvata dal Governo, il reddito derivante dalla partecipazione a una STP è stato equiparato a quello professionale.
La STP dovrà quindi applicare in fattura il 4% sui corrispettivi professionali e dichiarare il volume di affari ad Inarcassa.
I soci professionisti dovranno versare a Inarcassa il contributo integrativo sulla base del volume d’affari complessivo e il contributo soggettivo, calcolato sul reddito professionale derivante dalla partecipazione alla STP.
Per fare un esempio, Inarcassa ha ipotizzato il caso di una STP costituita da un socio architetto e da un ingegnere, che detengono entrambi il 40% delle quote, e da un socio finanziatore che detiene il restante 20%. Nella simulazione effettuata, il volume d’affari e il reddito professionale della società ammontano rispettivamente a 50 mila euro e 30 mila euro.
In questa situazione, il contributo integrativo pagato dall’ingegnere e dall’architetto è pari a 1000 euro. Si arriva a questa cifra calcolando il 4% di 25 mila euro, cioè la metà del volume d’affari della società. Il contributo soggettivo ammonta invece a 1740 euro per entrambi, vale a dire il 14,5% (aliquota contributiva fissata da Inarcassa) del 40% (quota individuale) di 30 mila euro (reddito professionale della società). Il finanziatore pagherà invece i contributi in base all’ente di appartenenza.
Nel dubbio se inquadrare i redditi dei soci delle Stp come redditi da lavoro autonomo o di impresa, Inarcassa ha optato per la prima ipotesi.
Con una modifica al regolamento di Inarcassa, approvata dal Governo, il reddito derivante dalla partecipazione a una STP è stato equiparato a quello professionale.
Soci delle STP come liberi professionisti
A prescindere dalla forma giuridica della STP con cui viene esercitata l’attività professionale, i soci ingegneri o architetti liberi professionisti, che non sono assoggettati ad altre forme di previdenza obbligatoria, potranno accedere alle forme di tutela previste da Inarcassa.La STP dovrà quindi applicare in fattura il 4% sui corrispettivi professionali e dichiarare il volume di affari ad Inarcassa.
I soci professionisti dovranno versare a Inarcassa il contributo integrativo sulla base del volume d’affari complessivo e il contributo soggettivo, calcolato sul reddito professionale derivante dalla partecipazione alla STP.
Per fare un esempio, Inarcassa ha ipotizzato il caso di una STP costituita da un socio architetto e da un ingegnere, che detengono entrambi il 40% delle quote, e da un socio finanziatore che detiene il restante 20%. Nella simulazione effettuata, il volume d’affari e il reddito professionale della società ammontano rispettivamente a 50 mila euro e 30 mila euro.
In questa situazione, il contributo integrativo pagato dall’ingegnere e dall’architetto è pari a 1000 euro. Si arriva a questa cifra calcolando il 4% di 25 mila euro, cioè la metà del volume d’affari della società. Il contributo soggettivo ammonta invece a 1740 euro per entrambi, vale a dire il 14,5% (aliquota contributiva fissata da Inarcassa) del 40% (quota individuale) di 30 mila euro (reddito professionale della società). Il finanziatore pagherà invece i contributi in base all’ente di appartenenza.
Inarcassa: reddito dei soci equiparato a quello professionale
La presa di posizione di Inarcassa serve a colmare le lacune presenti nella normativa sulle Società tra Professionisti. La Legge 183/2011 che ha istituito le STP e il DM 34/2013 che le ha regolamentate non contengono indicazioni sul trattamento dei redditi dei soci.Nel dubbio se inquadrare i redditi dei soci delle Stp come redditi da lavoro autonomo o di impresa, Inarcassa ha optato per la prima ipotesi.