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Prodotti da costruzione, Senato: anche il progettista sia responsabile della qualità

Prodotti da costruzione, Senato: anche il progettista sia responsabile della qualità

La Commissione Ambiente e Territorio chiede di rimodulare le sanzioni penali in base alle violazioni commesse

Vedi Aggiornamento del 09/08/2017
Prodotti da costruzione, Senato: anche il progettista sia responsabile della qualità
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 09/08/2017
05/05/2017 - Inserire i progettisti fra i soggetti responsabili nell'impiego di prodotti conformi al Regolamento UE 305/2011 e rimodulare le sanzioni penali previste secondo il livello di responsabilità di ciascun operatore della filiera.
 
Questi alcuni dei suggerimenti che la Commissione Territorio del Senato ha dato al Governo nel parere approvato (con osservazioni) lo scorso 2 maggio sullo schema di decreto che fissa condizioni armonizzate per la distribuzione dei prodotti da costruzione.
 

Materiali da costruzione: le modifiche chieste al decreto

La Commissione ha chiesto al Governo di valutare l’opportunità di inserire il progettista fra i soggetti su cui grava l’obbligo di prescrizione di prodotti conformi. Lo schema di decreto, invece, concentra quasi tutti gli adempimenti sul fabbricante. 
 
Inoltre, ha chiesto al Governo di valutare l’opportunità, in sede di prima applicazione del decreto legislativo, di rimodulare e graduare le sanzioni penali previste in rapporto al livello di responsabilità di ciascun operatore della filiera, riducendole in caso di prodotti non destinati ad uso strutturale o antincendio.

L’obbligo per i professionisti ad impiegare i prodotti da costruzione conformi e l’introduzione di sanzioni graduate in base alla violazione commessa, sono richieste che in precedenza aveva fatto anche Finco.
 
In più, il Governo è stato invitato a stabilire obblighi differenziati per i prodotti unici al fine di non renderli economicamente insostenibili garantendo, in ogni caso, lo stesso livello prestazionale dei prodotti in serie.
 
Al fine di garantire la trasparenza del mercato e la libera concorrenza delle imprese che operano nel rispetto della legge, è stato chiesto di creare un sito Internet pubblico che raccolga e aggiorni i prodotti e i materiali per i quali è obbligatoria la dichiarazione di prestazione e la marcatura CE.
 
Infine, per tenere in maggiore e più esplicita considerazione gli aspetti di sostenibilità ambientale legati alla commercializzazione dei prodotti da costruzione, ha chiesto di inserire nel Comitato nazionale di coordinamento per i prodotti da costruzione un rappresentante del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
 

Prodotti da costruzione: cosa prevede lo schema di decreto

Ricordiamo che lo schema di decreto sui prodotti da costruzione semplifica il quadro normativo esistente per l’immissione sul mercato dei prodotti da costruzione e migliora la trasparenza, l'efficacia e l’armonizzazione delle misure esistenti, recependo il Regolamento UE 305/2011.
 
Nella bozza di decreto sono disciplinati gli adempimenti ai quali è sottoposto il fabbricante, sia nel caso in cui il prodotto rientri nell’ambito di una norma armonizzata, sia nel caso di prodotto conforme ad una valutazione tecnica europea (ETA), e quindi non disciplinato da una norma armonizzata (perché per esempio nuovo e pertanto originale).
 
Per garantire l’armonizzazione delle norme è istituito il Comitato nazionale di coordinamento dei prodotti. Sarà inoltre prevista la costituzione di un Organismo nazionale per la valutazione tecnica europea (ITAB) che assicuri la piena integrazione delle funzioni connesse al rilascio della valutazione tecnica europea (ETA).
 
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