
Ricostruzione post-sisma, definiti i compensi per i professionisti
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Ricostruzione post-sisma, definiti i compensi per i professionisti
Intesa Errani-RPT: nel nuovo contratto tipo obbligatorio andranno indicati tutti gli incarichi già assunti
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del 11/09/2017

27/06/2017 - Definiti i compensi professionali per le attività di progettazione e direzione lavori degli interventi di consolidamento antisismico e ricostruzione privata nel Centro Italia.
A prevederli il Protocollo d’Intesa firmato lo scorso 22 giugno a Roma tra la Rete Professioni Tecniche (RPT) e il Commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani.
Il protocollo definisce gli importi riconosciuti ai professionisti sulla base del valore del progetto, alzando le percentuali per i lavori di importo minore e abbassandole per quelli più importanti.
Nei casi di consolidamento sismico o demolizione e ricostruzione, il compenso al professionista è pari al 12,5% dell’importo dei lavori fino a 150 mila euro, al 12% tra 150 e 500 mila euro, al 10% tra 500 mila e un milione, l’8,5% tra 1 e 2 milioni, il 7,5% oltre questo tetto.
Il contributo minimo riconosciuto sull'insieme delle spese tecniche per la pratica relativa ai lavori, indipendentemente dall'importo, è comunque non inferiore a 6 mila euro.
Il professionista è obbligato ad indicare nel contratto il numero progressivo dei lavori assunti per la ricostruzione e l'importo raggiunto con i precedenti incarichi, al fine di evitare il superamento dei limiti.
L’intesa sottoscritta definisce un tetto agli incarichi esclusivamente per gli interventi di ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione delle attività produttive e degli immobili ad uso residenziale, riferendosi in particolar modo alla progettazione architettonica e alla direzione lavori.
Nel caso di prestazioni parziali (rilievi dell'edificio, progettazione impiantistica, progettazione strutturale, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, contabilità dei lavori, collaudo statico, relazione geologica) il tetto massimo degli incarichi per professionista sale a 75.
Nel caso in cui il professionista esegua sia prestazioni principali che parziali il numero complessivo degli incarichi è pari a 75 di cui massimo 30 per prestazioni principali.
Dopo l’esito delle schede FAST poi la Rete Professioni Tecniche assicura l’adesione dei professionisti alla predisposizione delle schede AeDES che dovranno essere non più di 60 per ciascuno di loro.
Inoltre il Protocollo, oltre ad introdurre i criteri per il nuovo contratto per l’affidamento degli incarichi, sancisce la creazione di un Osservatorio Nazionale della ricostruzione post-sisma 2016, composto da tre rappresentanti della struttura del Commissario Straordinario e da quattro rappresentanti della RPT, allo scopo di vigilare sull’attività dei professionisti.
Anche i professionisti tecnici hanno espresso la loro soddisfazione. RTP ha dichiarato: “Col nuovo Protocollo facciamo un notevole passo in avanti nella logica di distribuzione degli incarichi e della regolamentazione degli importi ridotti. Inoltre viene rafforzato l’Osservatorio che consentirà di avviare la ricostruzione con le dovute garanzie. I Presidenti degli Ordini e Collegi delle professioni tecniche, su richiesta del Commissario Errani, avvieranno una campagna di informazione affinché risulti più rapida ed efficace la redazione delle progettazioni, in modo da consentire in tempi rapidi il ritorno nelle proprie abitazioni delle popolazioni colpite”.
Soddisfatti, in particolare, i Geologi che hanno visto recepite le loro richieste: è stato innalzato il numero massimo di incarichi per le prestazioni specialistiche, sono stati ridefiniti i compensi in misura percentuale rispetto alle fasce di importo dei lavori ed il contributo riconosciuto per la relazione geologica, per importi fino a 500 mila euro, è stato aumentato dall’1,2% all’1,4%.
Secondo il Consiglio Nazionale Geologi, il Protocollo “riconosce e disciplina la grande importanza delle indagini e prelievi finalizzati alla valutazione delle caratteristiche dei terreni e dei materiali da costruzione, conferendo al geologo un ruolo fondamentale e prioritario nei confronti delle scelte progettuali”.
A prevederli il Protocollo d’Intesa firmato lo scorso 22 giugno a Roma tra la Rete Professioni Tecniche (RPT) e il Commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani.
Definite le percentuali dei compensi professionali
Il protocollo definisce gli importi riconosciuti ai professionisti sulla base del valore del progetto, alzando le percentuali per i lavori di importo minore e abbassandole per quelli più importanti.Nei casi di consolidamento sismico o demolizione e ricostruzione, il compenso al professionista è pari al 12,5% dell’importo dei lavori fino a 150 mila euro, al 12% tra 150 e 500 mila euro, al 10% tra 500 mila e un milione, l’8,5% tra 1 e 2 milioni, il 7,5% oltre questo tetto.
Il contributo minimo riconosciuto sull'insieme delle spese tecniche per la pratica relativa ai lavori, indipendentemente dall'importo, è comunque non inferiore a 6 mila euro.
Ricostruzione: il nuovo contratto tipo
Il protocollo stabilisce l’obbligatorietà del nuovo contratto tipo, tra il committente ed il professionista, che dovrà essere depositato, utilizzando la piattaforma tecnologica, entro 10 giorni dalla sua sottoscrizione. La mancata sottoscrizione preventiva o il mancato deposito del contratto nei termini indicati costituiscono grave violazione che comporta la revoca dell'incarico professionale.Il professionista è obbligato ad indicare nel contratto il numero progressivo dei lavori assunti per la ricostruzione e l'importo raggiunto con i precedenti incarichi, al fine di evitare il superamento dei limiti.
Incarichi professionisti: massimo 30 per le prestazioni principali
Per evitare la concentrazione di incarichi, il protocollo riprende quanto disposto dall’Ordinanza 29/2017, ovvero che, indipendentemente dall'importo dei lavori, nessun professionista può assumere più di 30 incarichi professionali con un importo massimo inferiore a 25 milioni di euro.L’intesa sottoscritta definisce un tetto agli incarichi esclusivamente per gli interventi di ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione delle attività produttive e degli immobili ad uso residenziale, riferendosi in particolar modo alla progettazione architettonica e alla direzione lavori.
Nel caso di prestazioni parziali (rilievi dell'edificio, progettazione impiantistica, progettazione strutturale, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, contabilità dei lavori, collaudo statico, relazione geologica) il tetto massimo degli incarichi per professionista sale a 75.
Nel caso in cui il professionista esegua sia prestazioni principali che parziali il numero complessivo degli incarichi è pari a 75 di cui massimo 30 per prestazioni principali.
Ricostruzione: le altre disposizioni dell’Intesa
La Rete, inoltre, attraverso il Protocollo assicura la massima collaborazione ed impegno dei professionisti per la redazione in tempi brevi della verifica di agibilità degli edifici, con la procedura FAST, per concludere il censimento dei danni sulla base di eventuali specifici protocolli d’intesa da definire con il Dipartimento della Protezione Civile.Dopo l’esito delle schede FAST poi la Rete Professioni Tecniche assicura l’adesione dei professionisti alla predisposizione delle schede AeDES che dovranno essere non più di 60 per ciascuno di loro.
Inoltre il Protocollo, oltre ad introdurre i criteri per il nuovo contratto per l’affidamento degli incarichi, sancisce la creazione di un Osservatorio Nazionale della ricostruzione post-sisma 2016, composto da tre rappresentanti della struttura del Commissario Straordinario e da quattro rappresentanti della RPT, allo scopo di vigilare sull’attività dei professionisti.
Intesa RTP-Errani: i commenti
“Con la firma di questo protocollo - ha commentato il Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani - prosegue la proficua collaborazione con la Rete Professioni Tecniche. A questo punto abbiamo a disposizione tutti gli strumenti per lavorare. Ora però dobbiamo lanciare un messaggio forte perché è arrivato il momento di andare e di farlo velocemente”.Anche i professionisti tecnici hanno espresso la loro soddisfazione. RTP ha dichiarato: “Col nuovo Protocollo facciamo un notevole passo in avanti nella logica di distribuzione degli incarichi e della regolamentazione degli importi ridotti. Inoltre viene rafforzato l’Osservatorio che consentirà di avviare la ricostruzione con le dovute garanzie. I Presidenti degli Ordini e Collegi delle professioni tecniche, su richiesta del Commissario Errani, avvieranno una campagna di informazione affinché risulti più rapida ed efficace la redazione delle progettazioni, in modo da consentire in tempi rapidi il ritorno nelle proprie abitazioni delle popolazioni colpite”.
Soddisfatti, in particolare, i Geologi che hanno visto recepite le loro richieste: è stato innalzato il numero massimo di incarichi per le prestazioni specialistiche, sono stati ridefiniti i compensi in misura percentuale rispetto alle fasce di importo dei lavori ed il contributo riconosciuto per la relazione geologica, per importi fino a 500 mila euro, è stato aumentato dall’1,2% all’1,4%.
Secondo il Consiglio Nazionale Geologi, il Protocollo “riconosce e disciplina la grande importanza delle indagini e prelievi finalizzati alla valutazione delle caratteristiche dei terreni e dei materiali da costruzione, conferendo al geologo un ruolo fondamentale e prioritario nei confronti delle scelte progettuali”.