16/05/2018 - A cinque anni dalla laurea le retribuzioni medie dei laureati in architettura non superano i 1.267 euro al mese.
A sostenerlo Almalaurea nel
Rapporto 2017, in cui ha analizzato il profilo e la condizione occupazionale dei laureati a 1, 3 e 5 anni dalla laurea.
Reddito professionisti
Ad un anno dal conseguimento del titolo universitario, la retribuzione mensile netta dei professionisti sfiora i 1.150 euro. Rispetto alle rilevazioni precedenti le
retribuzioni reali risultano in aumento del 3%, ma in calo del 12% rispetto alle condizioni pre-crisi economica (2010).
Ad un anno dal titolo, le retribuzioni sono particolarmente elevate tra gli occupati dei gruppi medico (1.510 euro in media) e farmaceutico (1.229 euro) ma decisamente inferiori alla media, invece, nei restanti gruppi disciplinari,
dove non raggiungono neppure i 1.000 euro; per gli architetti, ad esempio, è stata registrata una retribuzione di 812 euro al mese.
Anche
a cinque anni dalla laurea, le retribuzioni più elevate sono percepite dai laureati del gruppo medico (1.877 euro), mentre risultano inferiori alla media le retribuzioni dei laureati nel gruppo
architettura (1.267 euro al mese).
I dati Almalaurea sono in linea con quelli da Adepp che ha rilevato una flessione del 2,73% negli ultimi 12 anni del reddito dei liberi professionisti. Per gli ingegneri e gli architetti, i dati Adepp sui redditi rilevano che
un architetto under 30 guadagna in media
11.005 euro lorde all’anno mentre un
ingegnere under 30 sfiora le
14mila euro lorde all’anno.
In linea generale, i
liberi professionisti under 40 anni guadagnano, in media, un
terzo dei loro colleghi over 50, le donne guadagnano in media il 40% in meno dei loro colleghi uomini e la differenza di reddito si rileva già per le under 30 anche se è meno evidente (9% in meno).
Le differenze di reddito sono causate anche dalla provenienza geografica dei professionisti. I professionisti del
Sud dichiarano in media il 40% in meno dei loro colleghi del Nord Italia
Professionisti ed ingresso nel mondo del lavoro
Secondo il Rapporto Almalaurea, nel 2017, avvocati
, ingegneri, commercialisti sono
entrati nel mondo del lavoro prima di altre categorie andandosi ad aggiungere a quelle professioni che avevano già registrato un miglioramento.
Tra uno e cinque anni dal conseguimento del titolo l’incremento della quota di occupati ha coinvolto soprattutto i laureati dei gruppi linguistico, economico-statistico,
architettura e chimico farmaceutico. A
cinque anni dal titolo si può quasi parlare di
piena occupazione per i laureati dei gruppi scientifico,
ingegneria, professioni sanitarie ed educazione fisica.
A cinque anni dal titolo sono i
laureati in architettura a registrare i livelli più elevati di lavoro autonomo, che raggiungono, rispettivamente il 34 e il 25% degli occupati. Maggiore diffusione dei contratti a tempo indeterminato si osserva, invece, tra i laureati dei gruppi ingegneria e scientifico con quote che sfiorano l’80%.
Il
lavoro autonomo è più diffuso nelle aree meridionali soprattutto tra gli
architetti; il lavoro a tempo indeterminato è invece prerogativa del Nord.