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Un progetto strategico da 114 milioni di euro per valorizzare i borghi calabresi

Un progetto strategico da 114 milioni di euro per valorizzare i borghi calabresi

Il presidente della Regione Oliverio: ‘uno sforzo di creatività’ per incentivare il recupero e la ricettività turistica. Bandi entro fine giugno

Vedi Aggiornamento del 15/11/2018
Un progetto strategico da 114 milioni di euro per valorizzare i borghi calabresi
di Valentina Ieva
Vedi Aggiornamento del 15/11/2018
19/06/2018 - Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha illustrato il progetto strategico per la valorizzazione turistica e culturale dei Borghi della Calabria

I bandi, illustrati dal governatore in una conferenza stampa nella sede della Regione, prevedono 100 milioni di euro per le operazioni pubbliche e di 14 milioni per i privati con risorse FSC e PAC Calabria 2014/2020 e saranno pubblicati entro giugno 2018.
 

Borghi calabresi, 114 milioni per recupero e turismo

Il presidente Oliverio ha spiegato che 15 milioni di euro sono stati destinati per incentivare la ricettività turistica diffusa attraverso il recupero di unità abitative in particolare nei borghi con incentivi ai privati, il sostegno alla ristorazione tipica ed alla realizzazione di servizi qualificati a supporto delle attività turistiche, mentre 20 milioni di euro sono stati impegnati per finanziare l'impiantistica sportiva. Risorse che si sommano a 12 milioni di euro già programmati per gli impianti sportivi nel Patto per la Calabria.

“Questo progetto - ha affermato il presidente Oliverio - è frutto di una scelta assunta con un atto di Giunta deliberato nell'ultima riunione. Una scelta indirizzata al recupero di attività e funzioni che dovranno contribuire alla rivitalizzazione dei nostri borghi che rappresentano un importantissimo patrimonio in passato non valorizzato causando un progressivo svuotamento dei piccoli centri. Si tratta di una scelta - ha rimarcato Oliverio - in linea con la nostra politica di consumo di suolo zero. Con questo progetto, intendiamo valorizzare a livello internazionale i piccoli centri, custodi della storia,  delle tradizioni e delle identità  dei luoghi e ricchi di testimonianze del passato.
 
L’idea è quella di fare dei borghi un grande attrattore per il turismo diffuso, di farli diventare luoghi di nuove forme di ospitalità destinate ad un target di domanda intercettando nicchie diversificate di turisti, lontani dagli schemi del turismo di massa e più appassionati al turismo lento.
 
I borghi calabresi rappresentano una ricchezza e un attrattore turistico da valorizzare anche in connessione della crescente attenzione alla dimensione autentica, tradizionale e identitaria dei luoghi scelti per le vacanze”.
 

Borghi calabresi, investire con 'una visione chiara e strategica'

“Con questo progetto per la Calabria, nuovo non solo in Calabria - ha dichiarato il presidente Oliverio -  vogliamo mettere a sistema un programma più ampio dei 18 borghi certificati, di cui 13 riconosciuti tra i borghi più belli d’Italia. Vogliamo censire e dare valore a questo immenso patrimonio, che non è conosciuto neanche dai calabresi, e costruire le condizioni per passare da una cultura dall’indifferenza ad una cultura dell’attenzione per questi nostri gioielli”.

Il coordinatore regionale dei borghi più belli d’Italia Bruno Cortese ha riportato il plauso espresso dal coordinatore nazionale dei borghi più belli d’Italia Fiorello Primi: “La Calabria con 100 milioni di risorse è la prima regione d’Italia che sceglie di investire sui propri borghi con coraggio e con una visione chiara e strategica”.

 

Borghi calabresi, il bando rivolto ai soggetti privati

Per quanto riguarda, invece, il bando pubblico rivolto ai soggetti privati gli interventi promossi dai privati devono essere finalizzati a sostenere la creazione di servizi per la fruizione culturale, turistica e ricreativa delle risorse culturali e naturalistiche, nonché, iniziative imprenditoriali nei settori dell’artigianato artistico e delle produzioni tipiche locali, della piccola ristorazione e della ricettività diffusa.  

Saranno finanziate, a titolo esemplificativo, la creazione e/o lo sviluppo di attività sportive ecocompatibili, da svolgersi all’aria aperta (escursionismo, arrampicata, orienteering, birdwatching, canoa, torrentismo) e il potenziamento di strutture di servizio a completamento dell’offerta delle attività sportive (posti tappa, rifugi, centri di addestramento, aree e attrezzate, etc).

Sarà possibile realizzare attività a sostegno del turismo culturale che utilizzino anche le nuove tecnologie digitali quali ad esempio: la realtà aumentata nelle aree di interesse dei musei, la geolocalizzazione di monumenti, le applicazioni mobile per prenotazioni-acquisto di servizi al turista.
 
L’Amministrazione regionale si occuperà di coordinare e realizzare interventi di marketing territoriale, di rafforzamento amministrativo rivolte alle amministrazioni beneficiari.

Due le fasi di applicazione:
- approvazione delle linee di indirizzo e definizione avvisi entro giugno 2018;
- stipula convenzioni entro novembre 2018.
 

Centro storico di Cosenza, dal CIPE 90 milioni di euro

A marzo scorso il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha approvato un piano di investimenti da 740 milioni di euro per rafforzare l’offerta culturale e potenziare i sistemi urbani e di promozione turistica

Le risorse finanzieranno 59 interventi “che rispondono a un approccio sinergico che vede nell’integrazione tra le politiche culturali e turistiche la componente essenziale per la crescita dell’occupazione e dell’economia nazionale e per lo sviluppo dei territori in chiave sostenibile”.
 
Tra gli interventi previsti, 90 milioni di euro andranno alla riqualificazione urbana del centro storico di Cosenza.  

Intanto, gli Assessori regionali Corigliano, Musmanno e Rossi, ospiti al Palazzo della Provincia di Cosenza, in un incontro promosso da Francesco Alimena presidente del Comitato CASCo (Comitato Area Storica Cosenza), hanno incontrato i residenti, i commercianti, le associazioni e i comitati spontanei di cittadini per ascoltare le istanze, le idee e le criticità di chi vive e lavora nel quartiere.

L'obiettivo è quello di rendere i cittadini "parte attiva" nella progettazione delle linee guida di questo straordinario investimento, la cui esatta portata è stata illustrata dall'ing. Luigi Zinno, e che si svilupperà sui grandi temi dell'urbanistica, delle infrastrutture, dell'edilizia pubblica e privata, del paesaggio, della cultura e dell'inclusione sociale, per il miglioramento della qualità della vita e dell'identità culturale del Centro Storico di Cosenza.
 
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