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Certificazione energetica: ok delle regioni alle linee guida

Certificazione energetica: ok delle regioni alle linee guida

I decreti si applicano alle regioni ancora sprovviste di leggi in materia; eliminate le indicazioni sui costi del certificato

Vedi Aggiornamento del 24/07/2009
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 24/07/2009
26/03/2008 - Nella seduta del 20 marzo scorso, la Conferenza Unificata ha espresso parere favorevole sui decreti attuativi dei Dlgs 192/2005 e 311/2006 e sulle Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Il parere favorevole è subordinato ad alcuni emendamenti, tra cui l’eliminazione delle indicazioni di costi di riferimento per la certificazione e l’applicabilità dei decreti attuativi alle Regioni che non hanno ancora legiferato in materia; quelle che hanno già emanato proprie norme, dovranno verificarne gli eventuali scostamenti dalla normativa statale e provvedere a riallinearsi. Ricordiamo che le norme attuative sono costituite da tre decreti : un DPR in attuazione delle lettere a), b) e uno in attuazione della lettera c) dell’articolo 4 comma 1, del Dlgs. 192/2005, e un Decreto interministeriale (Sviluppo-Ambiente-Infrastrutture), in attuazione dell’articolo 6, comma 9 e dell’articolo 5, comma 1 del Dlgs. 192/2005. Il primo DPR riguarda le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per la prestazione energetica degli edifici e degli impianti termici per la climatizzazione invernale e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari; il secondo DPR definisce i criteri di riconoscimento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza degli esperti e degli organismi a cui affidare la certificazione energetica. Il Decreto interministeriale definisce invece le procedure applicative della certificazione energetica degli edifici e contiene, in allegato, le Linee guida nazionali ( leggi tutto ). Il Governo è già al lavoro per recepire le richieste delle Regioni e mettere a punto la versione definitiva dei decreti. Il decreto interministeriale dovrà poi essere firmato dai Ministri competenti e quindi pubblicato in Gazzetta Ufficiale, mentre i due DPR dovranno tornare in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva, essere firmati dal Presidente della Repubblica e infine pubblicati.
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