
Obbligo di POS, il Ministro Guidi al lavoro per ridurre i costi
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Obbligo di POS, il Ministro Guidi al lavoro per ridurre i costi
Avviato un tavolo di lavoro con banche, imprese e professionisti. La Cgia di Mestre ha stimato una spesa di circa 1200 euro all’anno
Vedi Aggiornamento
del 10/03/2015
Vedi Aggiornamento del 10/03/2015
21/07/2014 - È stato avviato nei giorni scorsi dal Ministero dello Sviluppo economico il tavolo di confronto sull’obbligo per i professionisti e le imprese, in vigore dal 30 giugno, di installare il POS per accettare i pagamenti di importo superiore a 30 euro effettuati con carte di debito.
Al tavolo, aperto dal Ministro Federica Guidi e coordinato dal capo della segreteria tecnica Stefano Firpo, partecipano i rappresentanti della Banca d’Italia e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La prima riunione si è svolta con i rappresentanti del Consorzio Bancomat e dell’ABI. Domani si terrà il secondo incontro, con i rappresentanti dei principali operatori del mercato dei pagamenti elettronici, al fine di completare l’analisi dei costi e delle commissioni associate all’installazione, alla manutenzione e all’utilizzo dei POS.
Nelle prossime settimane - fa sapere il Ministero - il tavolo proseguirà i suoi lavori incontrando le organizzazioni di categoria dei commercianti, degli artigiani e dei professionisti, in modo da condividere un percorso comune che possa da un lato colmare il forte ritardo, rispetto agli altri Paesi europei, che l’Italia registra nell’uso della moneta elettronica e, dall’altro, possa condurre ad una riduzione dei costi associati a questa modalità di pagamento, attivando economie di scala, efficientamenti e maggiore concorrenzialità.
Ricordiamo che, secondo uno studio della Cgia di Mestre, tra canone mensile, canone annuale e percentuale di commissione sull’incasso, un professionista o un’impresa con un ricavo annuo pari a 100mila euro dovrebbe sostenere una spesa di circa 1200 euro all’anno.
L’obbligo del POS è stato introdotto dal decreto Sviluppo Bis (DL 179/2012), convertito nella Legge 221/2012, ed è stato in seguito disciplinato dal DM 24 gennaio 2014. Tuttavia, chi non vi ottempera non è soggetto ad alcuna sanzione, perché la legge non lo prevede.
Al tavolo, aperto dal Ministro Federica Guidi e coordinato dal capo della segreteria tecnica Stefano Firpo, partecipano i rappresentanti della Banca d’Italia e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La prima riunione si è svolta con i rappresentanti del Consorzio Bancomat e dell’ABI. Domani si terrà il secondo incontro, con i rappresentanti dei principali operatori del mercato dei pagamenti elettronici, al fine di completare l’analisi dei costi e delle commissioni associate all’installazione, alla manutenzione e all’utilizzo dei POS.
Nelle prossime settimane - fa sapere il Ministero - il tavolo proseguirà i suoi lavori incontrando le organizzazioni di categoria dei commercianti, degli artigiani e dei professionisti, in modo da condividere un percorso comune che possa da un lato colmare il forte ritardo, rispetto agli altri Paesi europei, che l’Italia registra nell’uso della moneta elettronica e, dall’altro, possa condurre ad una riduzione dei costi associati a questa modalità di pagamento, attivando economie di scala, efficientamenti e maggiore concorrenzialità.
Ricordiamo che, secondo uno studio della Cgia di Mestre, tra canone mensile, canone annuale e percentuale di commissione sull’incasso, un professionista o un’impresa con un ricavo annuo pari a 100mila euro dovrebbe sostenere una spesa di circa 1200 euro all’anno.
L’obbligo del POS è stato introdotto dal decreto Sviluppo Bis (DL 179/2012), convertito nella Legge 221/2012, ed è stato in seguito disciplinato dal DM 24 gennaio 2014. Tuttavia, chi non vi ottempera non è soggetto ad alcuna sanzione, perché la legge non lo prevede.
Norme correlate
Decreto Ministeriale 24/01/2014
Ministero dello Sviluppo Economico – Definizioni e ambito di applicazione dei pagamenti mediante carte di debito (Obbligo di POS per i professionisti)
Legge dello Stato 17/12/2012 n.221
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese (Sviluppo bis)
Decreto Legge 18/10/2012 n.179
Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese (Sviluppo bis)
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