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Regolamento edilizio tipo, a che punto siamo?

Regolamento edilizio tipo, a che punto siamo?

Il RET è già operativo in 11 Regioni: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto

Vedi Aggiornamento del 16/07/2021
Regolamento edilizio tipo, a che punto siamo?
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 16/07/2021
31/05/2018 - In quali Regioni è già vigente il Regolamento Edilizio Tipo (RET)?
 
Al momento, sono undici le Regioni che lo hanno recepito (alcune in ritardo rispetto ai tempi stabiliti): Abruzzo, Calabria, CampaniaEmilia-RomagnaLazioLiguriaMarche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto.
 

Regolamento edilizio tipo: dove è già operativo

La Regione Abruzzo si è dotata del RET con la Delibera 850/2017. I Comuni dovranno adeguare i regolamenti edilizi interni entro 180 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale (avvenuta il 23 febbraio 2018), cioè entro il 27 agosto 2018.
 
La Calabria si è adeguata con la delibera 642/2017. I Comuni dovranno adeguarsi entro il 18 agosto 2018, cioè 180 giorni dalla pubblicazione del provvedimento sul Bollettino regionale (avvenuta il 19 febbraio 2018).
 
La Campania con Delibera della Giunta Regionale 287/2017 del 9 giugno 2017 ha recepito il Regolamento Edilizio Tipo. I Comuni hanno avuto tempo fino al 6 dicembre 2017 per adeguare i regolamenti edilizi.
 
L’Emilia Romagna con Delibera della Giunta Regionale 922/2017 ha stabilito le modalità di recepimento comunale del regolamento edilizio, individuato le definizioni uniformi già presenti nei precedenti atti di coordinamento che restano invariate e quelle che, invece, i comuni devono recepire. I Comuni hanno avuto tempo fino al 28 dicembre 2017 per adeguare il regolamento edilizio.
 
Il Lazio con la Delibera della Giunta Regionale 243/2017 ha integrato lo schema di regolamento edilizio tipo (a seguito delle osservazioni pervenute dagli enti locali) e previsto una specifica disciplina transitoria. I Comuni avevano tempo fino al 27 novembre 2017 per adeguarsi.
 
La Liguria con la Delibera 316/2017 ha integrato con la propria normativa sulle trasformazioni del territorio e ha disposto che i Comuni avrebbero dovuto adeguare i propri regolamenti edilizi entro il 13 novembre 2017 (180 giorni dopo la pubblicazione). 
 
La Regione Marche si è adeguata con la LR 8/2018 (pubblicata sul BUR del 10 maggio 2018). I Comuni avranno tempo fino al 7 novembre 2018 (180 giorni dall’entrate in vigore) per adeguarsi.

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il 28 novembre 2017 la delibera di adeguamento in attesa di pubblicazione ufficiale. Dalla data di pubblicazione, i Comuni hanno avuto 180 giorni di tempo per adeguare i propri regolamenti edilizi al testo regionale e applicare la norme transitorie per recepire gradualmente le nuove definizioni.
 
La Puglia ha recepito il RET, in linea con i tempi previsti dall’Intesa nazionale, con la Delibera 554/2017. Tuttavia, per ovviare a ritardi e difficoltà riscontrate dagli uffici tecnici comunali, ha concesso più tempo ai Comuni per l’adeguamentoil termine era stato fissato al 31 dicembre 2017.

La Toscana, nell’ultima seduta della Giunta, ha varato il Regolamento Edilizio Tipo, recependo le definizioni uniformi e i parametri urbanistici definiti a livello nazionale e aggiungendo altre definizioni proprie, che avranno valore su tutto il territorio toscano. I Comuni avranno 180 giorni di tempo dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento per recepire le novità nei propri strumenti.
 
Il Veneto ha recepito il RET, con una delibera che impegnava i Comuni ad adeguarsi entro il 21 maggio 2018.
 

Regolamento edilizio tipo: gli step

Ricordiamo che con l’Intesa in Conferenza Unificata del 20 ottobre 2016 il Governo, le Regioni e i Comuni hanno adottato il Regolamento edilizio tipo contenente l’indice cui i Comuni dovranno rifarsi per la stesura dei regolamenti e le 42 definizioni standardizzate.
 
Il 18 aprile 2017 (180 giorni dopo l’adozione dell’intesa) è scaduto il termine entro il quale le Regioni dovevano dare seguito all’Intesa del 20 ottobre 2016.
 
Nell’atto di recepimento le Regioni avevano la facoltà di stabilire i metodi, le procedure (comprese specifiche norme transitorie volte a limitare i possibili effetti dell’adeguamento sui procedimenti in itinere) e i tempi (non superiori a 180 giorni) entro cui i Comuni si dovevano adeguare.
 

Regolamento edilizio tipo: cosa accade senza adeguamento?

L’Intesa stabilisce che se il Comune non si adegua a quanto previsto dalla Regione, le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate in materia edilizia trovano diretta applicazione, prevalendo sulle disposizioni comunali con esse incompatibili.
 
In caso di mancato recepimento da parte della Regione, i Comuni possono comunque provvedere all’adozione dello schema di regolamento edilizio tipo e relativi allegati.
 
L’Intesa non disciplina né poteri sostitutivi né sanzioni se la Regione e il Comune non si adeguano ai relativi contenuti. Vi è unicamente un impegno a realizzare delle attività di monitoraggio sull’attuazione del regolamento edilizio con cadenza almeno annuale.
 
L’adeguamento al Regolamento edilizio tipo si sarebbe dovuto concludere (se Regioni e Comuni avessero rispettato le tempistiche previste dall’Intesa) entro ottobre 2017.
 
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