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Fondazione Inarcassa: ‘lo Stato pensi al controllo, non alla progettazione’

Forti critiche verso l’ipotesi di creazione di una Struttura di progettazione promossa da Demanio e Investitalia

Vedi Aggiornamento del 01/02/2022
08/01/2021 - “Lo Stato si impegni a svolgere un ruolo puntuale e rigoroso di programmazione generale e controllo delle opere pubbliche più che pensare alla progettazione, attività che invece spetta a ben altri soggetti”.
 
Fondazione Inarcassa, che riunisce 170mila tra architetti e ingegneri liberi professionisti, è fortemente critica verso l’intesa istituzionale dell’Agenzia del Demanio e della Struttura di Missione Investitalia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, finalizzata ad individuare, strutturare e implementare iniziative per la realizzazione di strategie di sviluppo territorio.
 
“Non si tratta affatto una buona notizia”, dice il Presidente della Fondazione Franco Fietta, “una struttura di progettazione non serve. Non si comprende come le autorità statali possano mostrarsi adeguatamente efficienti immettendo ulteriori risorse in altri ambiti, costruendo nuove megastrutture pubbliche, avendo già dimostrato in passato di non essere in grado di gestire adeguatamente programmazione e controllo, suo vero compito cui è chiamato quotidianamente e che svolge invece a ritmo ridotto e non sempre con sufficiente costrutto”.
 


Fondazione Inarcassa condanna “l’ennesimo spreco di risorse economiche e utilizzo non razionale dei fondi pubblici”, soprattutto la Fondazione fa notare che in un periodo delicato anche da un punto di vista economico come quello che sta attraversando l’Italia a causa della pandemia “la creazione di organi frutto di reminiscenze stataliste fuori dal tempo non può promuovere la competitività, premiare il merito e rispettare i principi comunitari di trasparenza, parità di trattamento ed efficienza, di cui il Paese ha assoluto bisogno, ora più che mai”.
 
E si ritorna alle radici del problema, affermando che “allo Stato spetterebbero i compiti di programmazione e controllo dei tempi di attuazione dei progetti. Accettare la nascita di questa struttura significa accettare la legittimazione per lo Stato di competenze improprie e la sottovalutazione ed il depauperamento di risorse tecniche e professionali private che pure nel Paese esistono e che hanno dato prova di grandi capacità e competenza anche in quella riqualificazione delle aree dismesse del Paese e valorizzazione degli immobili pubblici sottoutilizzati che si vuole ora ascrivere alla nuova struttura”, chiude il Presidente Fietta.
 
Fonte: ufficio stampa Fondazione Inarcassa