








KITSÜ, un'opera d'arte funzionale di Jonathän Jouan, attinge al ricco arazzo del folklore giapponese per esplorare i temi dell'amore, della trasformazione e dei confini tra i mondi. Ispirata all'antica leggenda di Ono e dello spirito della volpe, la kitsune, quest'opera funge da ponte tra il mitico e il mondano, il passato e il presente, l'individuo e la collettività.
Nella leggenda, l'amore di Ono per la sua eterea moglie, che si rivela essere una kitsune, uno spirito volpe che cambia forma, trascende la sua trasformazione e la sua partenza. Ogni notte, nonostante la sua vera natura, torna da lui, incarnando la dualità della separazione e dell'unione.
Jouan ha incanalato questa narrazione in KITSÜ, un mobile d'arte unico che abbraccia in modo simile le dualità: funge sia per separare che per unire, un santuario privato e uno spazio comune.
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