
Opere pubbliche: proposta di leasing immobiliare
LAVORI PUBBLICI
Opere pubbliche: proposta di leasing immobiliare
Con il leasing, modifica del Governo alla Merloni, le banche entrano negli appalti per opere pubbliche
Vedi Aggiornamento
del 07/07/2005
16/06/2005 - Il Governo di nuovo all’attacco nel tentativo di modificare la legge Merloni. Questa volta la novità introdotta nel sistema degli appalti è il leasing immobiliare.
Il disegno di legge sulla competitività ( vedi il testo normativo allegato alla notizia ), in discussione congiunta alle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, consente alle pubbliche amministrazioni di realizzare i propri immobili tramite il leasing anziché il tradizionale appalto di costruzione delle opere pubbliche.
Il leasing immobiliare prevede che la società di leasing metta a disposizione dell’ente pubblico un immobile (esistente o da realizzare) per un certo periodo di tempo, a fronte del pagamento di un canone. Terminato il contratto, l’ente può riscattare l’immobile e diventarne proprietario. Questa formula è utilizzabile, ad esempio, per parcheggi, scuole, ospedali ecc.
Si tratta di una soluzione che può sostituire l’appalto tradizionale.
La differenza principale sta però nel fatto che il leasing immobiliare è uno strumento finanziario a tutti gli effetti; di conseguenza le opere pubbliche sarebbero realizzate a cura e a spese dei soggetti finanziari, cioè le banche.
Sarebbero quindi gli istituti di credito e finanziari a partecipare alle gare e ad indicare l’impresa costruttrice di fiducia: quella scelta dalla banca vincitrice eseguirebbe poi i lavori.
Viene a mancare quindi il confronto diretto tra le imprese.
L’Ance si dichiara assolutamente contraria al ddl denunciando che il meccanismo proposto è in contrasto con le norme comunitarie e con quelle nazionali. Il vicepresidente Enzo Vitale sostiene che una gara per un’opera pubblica alla quale partecipino soggetti che si occupano esclusivamente di attività finanziarie, e basata solo su requisiti finanziari, esclude totalmente il confronto tra i veri protagonisti, ossia le imprese di costruzione, e mette in secondo piano il progetto dell’opera, che è il contenuto principale del contratto.
La richiesta avanzata dall’Ance è quella di ammettere alle gare le banche in associazione con le imprese costruttrici, ma sono circa 600 le richieste di modifica del Ddl pervenute.
I relatori Paroli (FI), Saia (AN) e Crosetto (FI) si dichiarano disponibili a valutare tutti gli emendamenti.
La proposta del leasing immobiliare è l’ultima di una serie di modifiche (riuscite e non) del Governo alla legge Merloni. Dal tentativo di innalzare le soglie per gli incarichi ad affidamento diretto al rafforzamento della prelazione fuori gara del promotore (norme bocciate dalla UE) alla revisione dei prezzi. Dagli arbitrati senza limiti massimi, ai quali è stato poi applicato un tetto, agli appalti a scorrimento.
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