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Rischio idrogeologico ed emergenza casa, Ance al Mit: ‘chiediamo certezze’

Rischio idrogeologico ed emergenza casa, Ance al Mit: ‘chiediamo certezze’

Presidente Brancaccio: ‘preoccupati se Ministro che ha in mano infrastrutture, dissesto idrogeologico e rigenerazione urbana non vuole stare in quel Ministero’

Città del Futuro - Foto: X @ancenazionale
Città del Futuro - Foto: X @ancenazionale
di Paola Mammarella
10/04/2025 - Lotta al cambiamento climatico e alla crisi abitativa sono sfide immediate che necessitano di interlocuzioni certe con il mondo politico, che al momento sembrano però vacillare.
 
Obiettivi e preoccupazioni sulle ultime affermazioni del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sono stati espressi dalla Presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) durante la presentazione della conferenza internazionale Città del futuro 2030 - 2050, che si terrà a Roma dal 7 al 9 ottobre 2025.
 
La conferenza si occuperà del ruolo delle città in un contesto in cui quasi tutti i Comuni italiani sono a rischio frane e il disagio abitativo è in crescita.
 

Le interlocuzioni con la politica sul ruolo delle città nel futuro 

Brancaccio ha sollevato il tema dell’importanza di avere interlocutori certi con cui avviare il dialogo sulle politiche da mettere in campo. “Siamo molto preoccupati - ha affermato - di avere un Ministero così importante come il Mit, che ha in mano casa infrastrutture, dissesto idrogeologico rigenerazione urbana e non sappiamo se abbiamo un ministro che vuole stare in quel Ministero o non ci vuole stare quindi non è polemica, ma chiediamo di avere delle certezze e delle interlocuzioni”.
 
Il riferimento è al Congresso della Lega a Firenze, durante il quale il partito ha ventilato l’ipotesi di assegnare a Salvini il Ministero dell’Interno. Idea che Salvini non ha scartato, ma che Forza Italia ha smorzato, affermando che il Governo funziona bene e non sono necessari cambiamenti.

Per Federica Brancaccio “è un momento cruciale su temi essenziali come casa e adattamento climatico. Ci sono urgenze che non possono più essere trascurate. La Conferenza può rappresentare un grande momento di confronto e di definizione di politiche e azioni necessarie per affrontare con coraggio e determinazione i veri bisogni di città e territori. Non possiamo più attendere dobbiamo cominciare ad agire”.
 

L’emergenza climatica e il governo delle acque

La necessità di una conferenza internazionale sul ruolo delle città nel futuro nasce dalla consapevolezza dei dati sugli effetti del cambiamento climatico. Il 94% dei Comuni italiani a rischio frane, alluvioni ed erosioni costiere. Circa 30mila km di vie d’acqua sono tombate.
 
Secondo i dati del Rapporto Ance-Cresme, citati nella presentazione, mentre la spesa per riparare gli eventi sismici è rimasta costante (circa 3,1 miliardi l’anno), quella per contrastare gli effetti del dissesto idrogeologico dal 2010 è triplicata, passando da 1 miliardo all’anno nel 2009 a 3,3 miliardi all’anno dal 2010 in poi.
 

L’emergenza abitativa

Ance ha evidenziato che i prezzi delle case nella Ue tra il 2015 e il 2023 sono aumentati del +48%. Anche gli affitti sono diventati più onerosi: tra il 2010 e il 2022 sono cresciuti del +18%. 
 
Per 10 milioni di famiglie acquistare o affittare casa è insostenibile nelle grandi città. Per pagare il mutuo si arriva a spendere la metà del proprio reddito, per i meno abbienti anche oltre i due terzi. Lo stesso per l’affitto dove si arriva a spendere quasi la metà del proprio reddito, per i meno abbienti anche oltre.
 
Secondo i dati Federcasa, in Italia circa 1 milione e mezzo di famiglie vive in situazione di disagio abitativo. Nel nostro Paese, poi, solo il 3,8% delle famiglie vive in abitazioni di edilizia sociale pubblica, una quota nettamente inferiore rispetto a quella di molti Paesi europei.
A ciò si aggiunge, sottolinea l’Ance, che quasi il 9% degli alloggi pubblici è sfitto perché necessita di manutenzione straordinaria.
 
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