01/04/2025 - Interventi infrastrutturali e di riqualificazione sociale di otto contesti, tra Comuni e quartieri di grandi città, caratterizzati da situazioni di particolare emergenza, finanziati con 180 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027.
È il
Piano straordinario di riqualificazione urbana e sociale di aree disagiate approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, in accordo con i Comuni coinvolti e con il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud.
Destinatari del Piano sono i Comuni di Rozzano (MI); Roma, quartiere Quarticciolo-Alessandrino; Napoli, quartiere Scampia e quartiere Secondigliano; Orta Nova (FG); Rosarno (RC); San Ferdinando (RC); Catania, quartiere San Cristoforo; Palermo, quartiere Borgo Nuovo.
Si tratta di contesti ambientali e amministrativi caratterizzati da
vulnerabilità sociale, di realtà urbane tra loro differenti che, pur presentando condizioni di disagio simili, devono essere trattate in modo mirato.
Per tale ragione - spiega Palazzo Chigi -, ai fini dell’analisi delle proposte di intervento e valutazione dei relativi benefici, ha giocato un ruolo fondamentale il rapporto con gli Enti locali, con i quali sono stati condivisi scelte e programmi di azione, tenendo nella giusta considerazione
la dimensione fisica degli interventi, le caratteristiche demografiche ed economiche del posto e la percezione che le persone hanno del luogo dove vivono.
Sono stati quindi definiti i principali interventi e
progetti di riqualificazione sociali e ambientali richiesti dagli amministratori locali e dalle diverse rappresentanze della cittadinanza nella convinzione di contribuire a costruire una comunità più coesa e resiliente.
Il Piano si basa su tre pilastri dello sviluppo sostenibile:
- la sostenibilità sociale;
- la sostenibilità economica;
- la sostenibilità ambientale.
È prevista la realizzazione di interventi urgenti, da attuarsi
senza ulteriore consumo di suolo, riguardanti la rigenerazione delle aree urbane degradate attraverso:
- la promozione di progetti di miglioramento del decoro urbano,
risanamento di strutture edilizie e di spazi pubblici;
- azioni volte all’accrescimento della sicurezza territoriale e al potenziamento della mobilità sostenibile e alla
salvaguardia dell’ambiente.
Piano di riqualificazione urbana e sociale di aree disagiate
Nel Piano sono stati inseriti progetti che combinano la riqualificazione degli spazi urbani con iniziative culturali e sociali, per favorire l’inclusione e la coesione sociale, quali programmi di istruzione e formazione, misure di supporto alle famiglie, realizzazione di spazi di comunità e promozione alla partecipazione civica.
Oltre alla realizzazione di
interventi infrastrutturali, di risanamento degli edifici e di riqualificazione urbana e del verde pubblico, si prevede anche l’attuazione di progetti di riqualificazione sociale, quali i programmi di istruzione e formazione, le misure di supporto alle famiglie.
In relazione alle diverse linee di intervento, il Piano straordinario identifica tre macroaree:
- interventi infrastrutturali;
- progetti di riqualificazione sociale e ambientale;
- eventuali ulteriori interventi o progetti.
Come detto, le risorse ammontano a
180 milioni di euro, di cui
100 milioni di euro per il 2025,
50 milioni di euro per il 2026 e
30 milioni di euro per il 2027, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, periodo di programmazione 2021-2027. Potranno essere utilizzate ulteriori risorse messe a disposizione dalle regioni, dai comuni, da altri enti o istituzioni locali e nazionali.
Il Piano attua l’articolo 1 ‘Interventi infrastrutturali e di riqualificazione urgenti al fine di fronteggiare situazioni di degrado, vulnerabilità sociale e disagio giovanile’ del DL 208/2024 ‘Misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza’ e sarà gestito da un Commissario straordinario.
È prevista, laddove occorra, la semplificazione delle procedure di concessione di immobili pubblici per fini sociali. Per la realizzazione degli interventi si procederà
in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto dei principi generali dell’ordinamento, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea.
Il Commissario straordinario potrà avvalersi del supporto tecnico-operativo di Invitalia o della Società Sport e Salute Spa che fungeranno anche da centrali di committenza.