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La Regione può autorizzare un impianto eolico nonostante il veto della Soprintendenza?

La Regione può autorizzare un impianto eolico nonostante il veto della Soprintendenza?

Il CdS spiega: la Regione deve valutare gli interessi contrapposti e motivare adeguatamente la sua decisione

Autorizzazione rinnovabili - Foto: gioiak2 123RF.com
Autorizzazione rinnovabili - Foto: gioiak2 123RF.com
di Paola Mammarella
01/04/2025 - Nel procedimento di autorizzazione delle rinnovabili molto spesso entra in gioco la Soprintendenza, che è chiamata a fornire pareri sull’installazione degli impianti.
 
Ma cosa succede se gli enti territoriali non trovano un accordo nell’iter di autorizzazione dell’impianto da rinnovabili? Si può ignorare il parere della Soprintendenza?
 
Il Consiglio di Stato, con la sentenza 1877/2025, ha fornito una risposta.
 

Autorizzazione rinnovabili, il caso

I giudici hanno esaminato il contenzioso sorto in Toscana, dove una società intendeva installare un impianto eolico. L’impianto sarebbe sorto in una zona non gravata da alcun vincolo, ma a ridosso di un’area vincolata dal punto di vista paesaggistico.
 
La Regione, ente procedente competente al rilascio dell’autorizzazione dell’impianto da rinnovabili, ha avviato il procedimento, acquisendo i pareri degli enti territoriali coinvolti e della Soprintendenza.
 
La Soprintendenza ha dato parere negativo, spiegando che l’impianto avrebbe causato un notevole impatto e la sostanziale alterazione dei valori paesaggistici delle aree contermini, tutelate ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004).
 
La Regione, però, ha concesso l’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto eolico, spiegando che il parere della Soprintendenza non era vincolante sulla scorta delle semplificazioni introdotte con il Decreto Governance PNRR e Semplificazioni (DL 77/2021). In base a tale decreto, nei procedimenti autorizzativi degli impianti di produzione di energia elettrica, le Soprintendenze si esprimono nell’ambito della conferenza dei servizi con parere obbligatorio non vincolante.

La posizione della Regione ha suscitato le proteste dei Comuni interessati, che hanno presentato ricorso.
 
 

Autorizzazioni rinnovabili, il parere della Soprintendenza

Il Consiglio di Stato, con la sentenza 1877/2025, ha concluso che l’autorizzazione alle rinnovabili, rilasciata dalla Regione, presenta un “difetto di motivazione”.
 
Questo significa che la Regione avrebbe dovuto spiegare perché non ha tenuto conto del parere negativo della Soprintendenza, nonostante questo non fosse vincolante.
 
I giudici hanno sottolineato che l’area su cui sarebbe sorto l’impianto eolico era confinante con una zona definita dal regolamento urbanistico “visuale panoramica” e con una “viabilità storica”.
 
Secondo i giudici, prima di concedere l’autorizzazione all’impianto da rinnovabili, la Regione avrebbe dovuto elencare i motivi che potevano giustificare il via libera in contrasto con il parere della Soprintendenza.
 
La Regione, hanno concluso i giudici, avrebbe dovuto valutare i due interessi contrapposti, alla tutela del paesaggio e all’installazione dell’impianto, per stabilire se fosse possibile autorizzare l’impianto eolico in disaccordo con la Soprintendenza.
 
Il CdS ha quindi annullato l’autorizzazione rilasciata dalla Regione.
 
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