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Nel mirino del fisco i fabbricati rurali e quelli mai dichiarati

Nel mirino del fisco i fabbricati rurali e quelli mai dichiarati

Partono i controlli dell’Agenzia del Territorio. A maggio l’elenco aggiornato degli immobili presenti in catasto terreni

Vedi Aggiornamento del 26/05/2010
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 26/05/2010
22/02/2007 - Giro di vite del fisco per i fabbricati iscritti al catasto terreni ma che hanno perso i requisiti di ruralità ai fini fiscali, e per quelli mai dichiarati al catasto. Con il provvedimento del 9 febbraio 2007 , l’Agenzia del Territorio ha definito le procedure per attuare le disposizioni del decreto fiscale (DL 262/2006 convertito nella Legge 286/2006) sull’aggiornamento del catasto terreni.

Si definiscono rurali gli immobili destinati ad edilizia abitativa, ma strumentali alle attività agricole, ai sensi del DL 557/1993, convertito dalla legge 133/1994. In particolare, il proprietario deve essere lo stesso del terreno che deve utilizzare l’immobile come propria abitazione; inoltre, il terreno cui il fabbricato è asservito deve essere censito al catasto terreni con attribuzione di reddito agrario e il volume di affari derivante dalle attività agricole deve risultare superiore alla metà del reddito complessivo del soggetto che conduce il fondo. non possono comunque essere riconosciuti rurali i fabbricati che hanno le caratteristiche delle unità immobiliari urbane “di lusso”.

C’è tempo fino al 30 giugno 2007 per dichiarare al catasto edilizio urbano gli immobili che hanno perso i requisiti di ruralità; la dichiarazione deve essere fatta dai titolari di diritti reali. Stesso termine vale per la dichiarazione degli immobili che non risultano iscritti in tutto o in parte al catasto. Scaduti i termini, l’Agenzia del Territorio provvederà, con oneri a carico dell'interessato, alla iscrizione in catasto e all’attribuzione delle rendite catastali aggiornate.

Per i controlli l’Agenzia del Territorio utilizzerà banche dati, ortofoto e informazioni fornite dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), comprese quelle prodotte dai soggetti che hanno richiesto contributi agricoli a partire dall’anno 2007. Saranno utilizzate anche informazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate e dai Comuni.

Lo scambio di dati tra Agenzia del Territorio e AGEA consentirà il confronto tra le informazioni relative ai fabbricati censiti come rurali e la fotoidentificazione di tutti gli altri immobili non presenti in catasto. La trasmissione, dall’AGEA all’Agenzia del Territorio, delle dichiarazioni di variazione colturale e delle informazioni relative ai fabbricati, è disciplinata dal Provvedimento dell’Agenzia del Territorio del 29 dicembre 2006, il quale prevede che, a decorrere dall'anno 2007, le dichiarazioni relative all'uso del suolo, contengono anche una sezione dedicata ai fabbricati strumentali all'esercizio dell'attività agricola, contenente, tra le altre cose, gli identificativi catastali dei fabbricati, la destinazione d’uso degli immobili, le generalità del dichiarante e degli utilizzatori.

Entro maggio poi, l’Agenzia del Territorio pubblicherà l’elenco degli immobili presenti in catasto terreni, comprensivi dei dati degli intestatari catastali; questo elenco servirà all’Agenzia delle Entrate per confrontare i dati catastali con le dichiarazioni dei redditi dei proprietari, e ai Comuni per le verifiche sulla destinazione d'uso degli immobili.
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