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Energie rinnovabili, altri 10 mln dal Ministero

Energie rinnovabili, altri 10 mln dal Ministero

Nuove tecnologie e mobilità urbana per la sfida sul clima

Vedi Aggiornamento del 08/01/2009
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 08/01/2009
10/10/2008 - Nuovi incentivi per le energie rinnovabili. Dopo i bandi per lo sviluppo del fotovoltaico, rifinanziati quest’anno dal Ministero dell’Ambiente per un ammontare complessivo di 8 milioni di euro e diretti ad enti pubblici e piccole e medie imprese (leggi tutto), sono in arrivo altri 10 milioni. Beneficiari dell’intervento, annunciato nei giorni scorsi dal Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, saranno gli enti pubblici e privati. L’intera dotazione finanziaria di 10 milioni di euro sarà destinata alla ricerca sulle tecnologie facilmente applicabili in grado di incrementare l’efficienza energetica e lo sviluppo delle energie alternative.
 
Occhi puntati sull’idrogeno da fonti rinnovabili e sui sistemi per la sua produzione, stoccaggio e distribuzione, nonché su modelli di mobilità capaci di migliorare la qualità ambientale dei centri urbani. Secondo quanto affermato dal Ministro Prestigiacomo l’idrogeno, associato a un adeguato percorso di ricerca scientifica, rappresenta la via principale da percorrere per un Paese che, come l’Italia, è privo di giacimenti di combustibili fossili, ma allo stesso tempo ricco di risorse naturali rinnovabili.
 
Sole, vento e biomasse possono essere sfruttate in condizioni economiche competitive se nell’arco di 10 anni verranno migliorate le tecnologie esistenti o si procederà a sostanziali innovazioni. L’iter dovrebbe concludersi con l’adozione di una moderna opzione nucleare, che andrebbe a completare il mix energetico utile a vincere la sfida globale sul clima attraverso il miglioramento della qualità dell’aria.
 
Potranno presentare domanda di contributo le imprese associate, anche se in forma temporanea, di cui faccia parte un ente pubblico di ricerca, la cui quota di partecipazione non deve essere superiore al 50%. Bando aperto anche alle associazioni di categoria, enti pubblici, agenzie energetiche locali, enti o istituti preposti alla comunicazione, informazione e formazione in materia energetico-ambientale.
 
La collaborazione tra università, consorzi e associazioni di enti servirà, secondo il Ministro Prestigiacomo, per lo sviluppo di studi ambientali, modelli energetici e tecnologici. Con un riferimento particolare alle aree urbane.
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