Edifici pubblici e commerciali più efficienti
15/03/2011 - I Governi dovranno ridurre il consumo di energia in almeno il 3% degli edifici pubblici ogni anno e le imprese dovranno tagliare il consumo energetico negli edifici commerciali.
Lo chiede la Commissione europea nell’ambito di un nuovo pacchetto di proposte per accrescere entro il 2020 l'efficienza energetica e creare entro il 2050 una vera economia a basse emissioni di CO2.
La strategia Europa 2020
Gli sforzi compiuti dall’UE per affrontare i cambiamenti climatici, rispettando il fabbisogno energetico europeo, rientrano nella strategia Europa 2020. Questa strategia prevede tre obiettivi quantitativi da raggiungere entro il 2020:
- ridurre le emissioni di gas serra del 20%;
- ricavare il 20% dell'energia da fonti rinnovabili;
- tagliare del 20% il consumo energetico.
Se sul fronte emissioni e rinnovabili si è sulla buona strada, per il consumo si registrano forti ritardi. Da qui la volontà della Commissione di raddoppiare gli sforzi, delineando una strategia a lungo termine per trasformare l'Unione europea in un'economia a basse emissioni di CO2, ma pur sempre competitiva.
Efficienza energetica
Il nuovo piano per l'efficienza energetica sollecita:
- i governi a ridurre il consumo di energia in almeno il 3% degli edifici pubblici ogni anno e a tener conto dell'efficienza energetica nell'acquisto di beni e servizi;
- le imprese a tagliare il consumo energetico negli edifici commerciali;
- un'ulteriore riduzione del consumo degli elettrodomestici;
- una produzione più efficiente di energia elettrica e calore;
- requisiti di efficienza energetica per gli impianti industriali;
- la pratica dell'audit energetico nelle grandi aziende;
- la realizzazione di reti e contatori intelligenti, che consentano di ridurre i consumi e calcolare i risparmi.
La nuova strategia potrebbe, inoltre, aiutare le famiglie a risparmiare ben 1000 euro all'anno sulla bolletta di luce e gas e contribuire a creare fino a 2 milioni di nuovi posti di lavoro. Nei prossimi mesi la Commissione presenterà alcune proposte legislative per queste misure.
Economia a basse emissioni di CO2
La tabella di marcia verso un’economia competitiva a basse emissioni di CO2 mostra come l’UE possa ulteriormente tagliare le emissioni di gas serra, ad appena il 5-20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050, diventando al tempo stesso più competitiva. Servirebbero però ulteriori 270 miliardi di euro di investimenti all'anno in tecnologie verdi e trasporti, infrastrutture, come reti elettriche intelligenti, e tutela dell'ambiente. Questi andrebbero ad aggiungersi agli attuali investimenti che ammontano in totale al 19% del PIL dell'UE. In parte potrebbero contribuire i risparmi, dell'ordine di 175-320 miliardi di euro all'anno, derivanti dalle minori importazioni di petrolio e gas.