
Nuovo Piano Casa Liguria, limiti al Dl Sviluppo
NORMATIVA
Nuovo Piano Casa Liguria, limiti al Dl Sviluppo
Calcolo dei volumi condonati e delocalizzazione dei seminterrati nel testo approvato dalla Giunta
Vedi Aggiornamento
del 07/05/2012
17/11/2011 - Nuovi cambiamenti per il Piano Casa della Liguria. Il testo, già modificato dalla Legge Regionale 4/2011, viene ancora una volta adattato dalla Giunta Regionale per recepire il Decreto Sviluppo.
Un recepimento che non è automatico, spiega il presidente della Commissione Territorio e Ambiente Massimo Donzella, data la fragilità del territorio ligure, emersa con le ultime alluvioni.
L’obiettivo della riqualificazione, a detta di Donzella, deve essere perseguito anche utilizzando bonus volumetrici, senza però occupare con colate di cemento nuove porzioni di un territorio già molto utilizzato. Per questo sono stati esclusi gli ampliamenti automatici del 20% sugli immobili residenziali e del 10% sugli edifici produttivi.
Gli incrementi si sommerebbero infatti agli interventi eventualmente già realizzati, con ripercussioni pesanti sul territorio.
Il nuovo testo prevede che il volume dei fabbricati condonati si calcoli misurando l'edificio nel suo complesso e poi sottraendo la parte condonata.
Chi demolisce e ricostruisce un edificio può rifarlo a una distanza di 25 metri anche su un terreno acquistato in contemporanea con la nuova costruzione.
Il proprietario di due fabbricati può demolirli entrambi e costruire un unico edificio con gli ampliamenti previsti dal piano casa.
I locali interrati su tre lati possono essere delocalizzati con destinazione residenziale con un incremento del 20%. Il loro volume originario con un volume inferiore di un terzo rispetto a quello esistente.
La norma dovrà essere ora convalidata dal Consiglio Regionale.
Un recepimento che non è automatico, spiega il presidente della Commissione Territorio e Ambiente Massimo Donzella, data la fragilità del territorio ligure, emersa con le ultime alluvioni.
L’obiettivo della riqualificazione, a detta di Donzella, deve essere perseguito anche utilizzando bonus volumetrici, senza però occupare con colate di cemento nuove porzioni di un territorio già molto utilizzato. Per questo sono stati esclusi gli ampliamenti automatici del 20% sugli immobili residenziali e del 10% sugli edifici produttivi.
Gli incrementi si sommerebbero infatti agli interventi eventualmente già realizzati, con ripercussioni pesanti sul territorio.
Il nuovo testo prevede che il volume dei fabbricati condonati si calcoli misurando l'edificio nel suo complesso e poi sottraendo la parte condonata.
Chi demolisce e ricostruisce un edificio può rifarlo a una distanza di 25 metri anche su un terreno acquistato in contemporanea con la nuova costruzione.
Il proprietario di due fabbricati può demolirli entrambi e costruire un unico edificio con gli ampliamenti previsti dal piano casa.
I locali interrati su tre lati possono essere delocalizzati con destinazione residenziale con un incremento del 20%. Il loro volume originario con un volume inferiore di un terzo rispetto a quello esistente.
La norma dovrà essere ora convalidata dal Consiglio Regionale.