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Calabria, architetti e ingegneri contro la legge antisismica

Calabria, architetti e ingegneri contro la legge antisismica

I tecnici: ‘‘con il Si-Erc appesantimento burocratico e ingiustificato aumento delle spese’’

Vedi Aggiornamento del 09/10/2018
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 09/10/2018
03/10/2012 - Sono migliaia gli Architetti e gli Ingegneri calabresi che protestano, ormai da mesi, nei confronti della Regione per le disposizioni previste dai Regolamenti attuativi della “legge Antisismica” (LR 35/2009).
 
Ad accendere i riflettori sulla questione è l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza che - in un comunicato - fa sapere che tutti gli Ordini provinciali hanno inviato al presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, e all’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Gentile, una dettagliata informativa che ripercorre l’iter formativo della Legge, evidenziando le proposte di modifica rimaste in larga parte inascoltate, e soprattutto illustra i limiti e i difetti che - secondo i professionisti - il nuovo sistema di trasmissione telematica dei progetti, il Si-Erc, presenta.
 
Il Sistema informatico - Edilizia Regione Calabria (Si-Erc) - ricordiamo - è la procedura informatizzata sviluppata da Eucentre (Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica).
 
“Un sistema unico in Italia - si legge nella missiva - che non è in grado di garantire sicurezza alla collettività, poiché non esclude la possibilità di ulteriori controlli fatti direttamente dai Dirigenti, ma che addirittura si sta trasformando in uno strumento incerto e confuso che può dare adito a determinazioni contrastanti e vessatorie”.
 
I tecnici calabresi si chiedono perché nessuna Regione italiana, tranne la Calabria, abbia adottato un sistema informatizzato per la verifica dei calcoli strutturali, ma molte invece si sono impegnate per realizzare degli efficaci sistemi di trasmissione telematica. Ed aggiungono che “ci sarà una ragione per cui l’Emilia Romagna, spendendo molto meno rispetto alla Calabria, ha acquistato da Eucentre il solo modulo di trasmissione degli atti, ben guardandosi dall’adottare, così come è avvenuto nella nostra regione, l’intero ‘pacchetto’”.
 
Addirittura gli Architetti e gli Ingegneri calabresi - continua la nota - ravvisano nella normativa delle pesanti ripercussioni sull’economia regionale, con un appesantimento burocratico che va nella direzione opposta rispetto allo spirito della legge, ed un ingiustificato aumento della spesa che verosimilmente ricadrà sulla collettività costringendo a pagare gli oneri della tariffa istruttoria ogni volta che viene presentata una medesima pratica.
 
“La normativa regionale - scrivono infatti gli Ordini -, con l’unico scopo di incrementare le entrate, prevarica quella nazionale prevedendo un nuovo pagamento se i lavori non iniziano in 90 giorni. L’edilizia rappresenta il principale motore dell’economia regionale ed andrebbe agevolata dando ai progettisti la possibilità di interloquire con le strutture regionali per integrare e modificare in tempi rapidi le difformità riscontrate”.
 
Gli ingegneri e gli Architetti calabresi concludono la missiva evidenziando di non essere assolutamente contrari alle innovazioni che, anzi, auspicano a patto che vadano realmente nella direzione della tutela della collettività e della semplificazione burocratica.
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