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Toscana, disciplinato il fotovoltaico a terra nelle aree tutelate

Toscana, disciplinato il fotovoltaico a terra nelle aree tutelate

Interessati gli impianti con potenza maggiore di 20 Kw, regole anche per gli impianti su frangisole

Vedi Aggiornamento del 10/05/2013
di Giovanni Carbone
Vedi Aggiornamento del 10/05/2013
22/02/2013 - Con la pubblicazione della delibera 15/2013, la Regione Toscana definisce le regole per l’installazione degli impianti fotovoltaici a terra e su frangisole.
 
La norma disciplina il corretto inserimento degli impianti nel paesaggio e sul territorio, andando a completare le previsioni delle leggi regionali 1/2005 e 11/2011 in materia di urbanistica ed istallazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
 
Il fotovoltaico “a terra” interessato è quello con potenza superiore a 20 Kw che riguarda le aree sottoposte a tutela, ai sensi del Dlgs 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).
 
In riferimento a quanto previsto dal DM 10 settembre 2010 (Linee guida nazionali in materia impianti rinnovabili), il testo del regolamento individua i requisiti generali utili per la valutazione positiva dei progetti nelle procedure di controllo.
 
In particolare, le nuove istallazioni devono puntare:
- a ridurre al minimo il consumo di suolo e l’impatto visivo garantendo comunque l’efficienza e la resa dell’impianto;
- al riutilizzo delle aree già degradate da attività antropiche tra cui i siti industriali, le cave, le discariche, i siti contaminati;
- a una progettazione specifica per l’area in cui viene realizzato l’intervento;
- alla sperimentazione di soluzioni progettuali e tecnologiche innovative, per minimizzare gli impatti nei contesti storici, naturali e paesaggistici.
 
“Queste indicazioni nel loro insieme - dice l’assessore regionale al governo del territorio, Anna Marson - forniscono una sorta di vademecum sia per i progettisti che per i funzionari pubblici chiamati a valutare i progetti, con l’obiettivo di promuovere buone pratiche di inserimento nel paesaggio e procedure più snelle”.
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