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Paesaggio, in dirittura d’arrivo le semplificazioni

Paesaggio, in dirittura d’arrivo le semplificazioni

All’esame del Parlamento procedure più snelle per l’autorizzazione paesaggistica di piccoli lavori

Vedi Aggiornamento del 04/05/2016
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 04/05/2016
21/05/2013 - È all’esame delle Commissioni parlamentari lo schema di Dpr che introduce modifiche al Dpr 139/2010 sull’autorizzazione paesaggistica semplificata per gli interventi di lieve entità. Dopo l’ok incassato nei giorni scorsi dalla Commissione Bilancio della Camera, il testo dovrà essere esaminato dalla Commissione Ambiente per poi tornare in Consiglio dei Ministri e diventare operativo.
 
Cosa prevede la bozza
Il testo all’esame del Parlamento si prefigge di eliminare le difficoltà riscontrate nell’applicazione del Dpr 139/2010, chiarendo meglio quali sono gli interventi di lieve entità che possono usufruire delle procedure più snelle.
 
Rientrano tra gli interventi di lieve entità il rinnovo delle autorizzazioni paesaggistiche scadute da non più di centoventi giorni, la chiusura di terrazzi e balconi, l’adeguamento antisismico e la riqualificazione energetica di edifici che rivestono carattere indispensabile, la realizzazione di tettoie, porticati e chioschi aperti su più lati, con una superficie fino a 30 metri quadri, l’installazione di serre a uso domestico fino a 20 metri quadri, la costruzione di muri di contenimento del terreno fino a 1,50 metri, l’eliminazione delle barriere architettoniche e le modifiche ai muri di cinta.
 
Per quanto riguarda l’installazione dei pannelli solari, termici e fotovoltaici, sale da 25 a 30 metri quadri il limite della superficie entro la quale l’intervento è considerato di lieve entità.
 
La procedura di autorizzazione paesaggistica semplificata è prevista inoltre per la posa in opera di cartelli e strutture pubblicitarie non temporanee di dimensioni minori di 10 metri quadri, l’installazione di insegne nelle vetrine o in altre collocazioni consimili.
 
Procedura snella anche per l’installazione di tende parasole sui locali commerciali e di tende di piccole dimensioni sugli edifici residenziali.
 
Non è invece prevista nessuna autorizzazione per l’occupazione fino a 30 giorni di suolo pubblico o privato con strutture mobili e chioschi. Se l’occupazione dura fino a 180 giorni il testo prescrive invece la procedura semplificata.
 
La procedura ordinaria resta anche per gli incrementi volumetrici, gli interventi di demolizione e ricostruzione che non rispettano sagoma e area di sedime originare.
 
Iter del testo
 
Ricordiamo che lo schema del Dpr è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nel dicembre scorso. A gennaio il testo ha ottenuto la convalida da parte della Conferenza Unificata, mentre a marzo il Consiglio di Stato ha pronunciato parere positivo chiedendo qualche chiarimento su aspetti considerati troppo generici (Leggi Tutto).
 
Si attende ora la pronuncia delle Commissioni competenti, il secondo passaggio in Consiglio dei ministri e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
 
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