17/06/2013 - È stato approvato dal Consiglio dei Ministri di sabato scorso il
disegno di legge per il contenimento del consumo del suolo ed il riuso del suolo edificato.
Il testo, proposto dai Ministri delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, dei Beni Culturali Massimo Bray, dell’Ambiente Andrea Orlando, delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, è finalizzato al contenimento del consumo di suolo, alla valorizzazione del suolo non edificato, alla promozione dell’attività agricola che sullo stesso si svolge o potrebbe svolgersi, nonché alla valorizzazione del suolo come risorsa da tutelare anche ai fini di mitigazione prevenzione del rischio idrogeologico.
La salvaguardia della destinazione agricola dei suoli e la conservazione della relativa vocazione naturalistica - si legge nel comunicato del Governo - rappresentano un obiettivo di primaria importanza, soprattutto alla luce dei dati statistici acquisiti, dai quali risulta la progressiva ‘cementificazione’ della superficie agricola nazionale.
Uno degli obiettivi prioritari del provvedimento - spiega Palazzo Chigi - consiste nella previsione del riuso e della rigenerazione edilizia del suolo edificato rispetto all’ulteriore consumo di suolo. In sostanza, lo scopo finale della legge è quello di impedire che il suolo venga eccessivamente ‘eroso’ e ‘consumato’ dall’urbanizzazione e, al contempo, promuovere e sostenere il riuso e la rigenerazione di aree già interessate da processi di edificazione.
Il ddl era già stato annunciato dal
Ministro De Girolamo la scorsa settimana, durante l’esposizione delle linee programmatiche alle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato. Il Ministro aveva detto di voler riprendere l’iniziativa dell’ex Ministro Mario Catania in favore della difesa del suolo agricolo e del recupero di aree e fabbricati rurali (
leggi tutto).
Negli stessi giorni il
Ministro Orlando, intervenuto alla Conferenza dei Prefetti, aveva annunciato che è in fase di predisposizione un fondo rotativo destinato ai Comuni che vogliono intervenire contro l’abusivismo, specialmente nelle aree a rischio di dissesto idrogeologico.
Secondo il Ministro Orlando, bisogna sanzionare l’abusivismo almeno nei territori a rischio idrogeologico, per evitare di dover fronteggiare situazioni di emergenza che costituiscono “un modo attraverso cui si accumula debito futuro”. Il Ministro ha sottolineato che le emergenze continuano in almeno quattro regioni, dove si rischia il disastro ecologico e la programmazione si scontra con i vincoli del patto di stabilità. Per il Ministro Orlando la soluzione delle emergenze passa anche attraverso il contrasto al consumo di suolo.