
Riforma del Catasto, riparte l’attività del Parlamento
NORMATIVA
Riforma del Catasto, riparte l’attività del Parlamento
Confronto aperto su metri quadri per determinare il valore degli immobili e revisione delle categorie
Vedi Aggiornamento
del 24/08/2018
26/08/2013 - Riprenderà nei prossimi giorni l’attività del Parlamento. Tra le misure rimaste in sospeso prima della pausa estiva c’è la riforma del Catasto, contenuta nel testo base del ddl per la delega fiscale adottato dalla Commissione Finanze della Camera lo scorso 8 agosto.
Entro un anno dall’approvazione della legge, il Governo dovrà adottare una serie di decreti legislativi per la riforma del sistema fiscale. Tra questi spicca quello che dovrà riformare il sistema di attribuzione delle rendite e la determinazione del valore degli immobili.
Secondo il testo base il valore patrimoniale e la rendita dovranno essere determinati seguendo una serie di criteri.
In primo luogo dovranno essere coinvolti i Comuni in cui si trovano gli immobili anche per assoggettare a tassazione i fabbricati ancora non censiti. Per questa ragione dovranno essere individuati degli strumenti, da porre a disposizione dei comuni e dell'Agenzia delle entrate, per facilitare l'individuazione degli immobili non censiti, che non rispettano la destinazione d'uso o la categoria catastale attribuita, i terreni edificabili accatastati come agricoli e gli immobili abusivi.
Ai sensi del testo del ddl bisognerà inoltre rideterminare le definizioni delle destinazioni d'uso catastali, distinguendole in ordinarie e speciali, tenendo conto delle mutate condizioni economiche e sociali e delle conseguenti diverse utilizzazioni degli immobili.
Sec le novità contenute nel testo venissero approvate, il valore patrimoniale medio degli immobili sarà determinato in modo diverso a seconda della destinazione catastale. Per le unità immobiliari a destinazione catastale ordinaria il processo estimativo utilizzerà il metro quadrato come unità di consistenza. Delle funzioni statistiche esprimeranno inoltre la relazione tra il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna destinazione catastale e per ciascun ambito territoriale.
Il valore delle unità immobiliari a destinazione catastale speciale sarà invece determinato con un processo di stima diretta grazie all'applicazione di metodi standardizzati e di parametri di consistenza specifici per ciascuna destinazione catastale speciale. Nel caso in cui non sia possibile fare riferimento diretto ai valori di mercato, per gli immobili a carattere prevalentemente strumentale si utilizzerà il criterio del costo mentre per gli immobili per i quali la redditività costituisce l'aspetto prevalente si userà il criterio reddituale.
Negli immobili colpiti da eventi sismici o da altri eventi calamitosi, si dovrà infine tenere conto delle condizioni di inagibilità o inutilizzabilità.
La rendita media ordinaria sarà calcolata con funzioni statistiche atte ad esprimere la relazione tra i redditi da locazione medi, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna destinazione catastale e per ciascun ambito territoriale. Qualora non esista un consolidato mercato delle locazioni cui fare riferimento, ai valori patrimoniali saranno applicati specifici saggi di redditività desumibili dal mercato.
I valori patrimoniali e le rendite dovranno essere adeguati periodicamente in relazione alla modificazione delle condizioni del mercato di riferimento.
Per le unità immobiliari di interesse storico e artistico, saranno inoltre studiate apposite riduzioni dei valori patrimoniali e delle rendite che tengano conto dei più gravosi oneri di manutenzione e conservazione, del complesso dei vincoli legislativi per la destinazione, l'utilizzo e il restauro.
Entro un anno dall’approvazione della legge, il Governo dovrà adottare una serie di decreti legislativi per la riforma del sistema fiscale. Tra questi spicca quello che dovrà riformare il sistema di attribuzione delle rendite e la determinazione del valore degli immobili.
Secondo il testo base il valore patrimoniale e la rendita dovranno essere determinati seguendo una serie di criteri.
In primo luogo dovranno essere coinvolti i Comuni in cui si trovano gli immobili anche per assoggettare a tassazione i fabbricati ancora non censiti. Per questa ragione dovranno essere individuati degli strumenti, da porre a disposizione dei comuni e dell'Agenzia delle entrate, per facilitare l'individuazione degli immobili non censiti, che non rispettano la destinazione d'uso o la categoria catastale attribuita, i terreni edificabili accatastati come agricoli e gli immobili abusivi.
Ai sensi del testo del ddl bisognerà inoltre rideterminare le definizioni delle destinazioni d'uso catastali, distinguendole in ordinarie e speciali, tenendo conto delle mutate condizioni economiche e sociali e delle conseguenti diverse utilizzazioni degli immobili.
Sec le novità contenute nel testo venissero approvate, il valore patrimoniale medio degli immobili sarà determinato in modo diverso a seconda della destinazione catastale. Per le unità immobiliari a destinazione catastale ordinaria il processo estimativo utilizzerà il metro quadrato come unità di consistenza. Delle funzioni statistiche esprimeranno inoltre la relazione tra il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna destinazione catastale e per ciascun ambito territoriale.
Il valore delle unità immobiliari a destinazione catastale speciale sarà invece determinato con un processo di stima diretta grazie all'applicazione di metodi standardizzati e di parametri di consistenza specifici per ciascuna destinazione catastale speciale. Nel caso in cui non sia possibile fare riferimento diretto ai valori di mercato, per gli immobili a carattere prevalentemente strumentale si utilizzerà il criterio del costo mentre per gli immobili per i quali la redditività costituisce l'aspetto prevalente si userà il criterio reddituale.
Negli immobili colpiti da eventi sismici o da altri eventi calamitosi, si dovrà infine tenere conto delle condizioni di inagibilità o inutilizzabilità.
La rendita media ordinaria sarà calcolata con funzioni statistiche atte ad esprimere la relazione tra i redditi da locazione medi, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna destinazione catastale e per ciascun ambito territoriale. Qualora non esista un consolidato mercato delle locazioni cui fare riferimento, ai valori patrimoniali saranno applicati specifici saggi di redditività desumibili dal mercato.
I valori patrimoniali e le rendite dovranno essere adeguati periodicamente in relazione alla modificazione delle condizioni del mercato di riferimento.
Per le unità immobiliari di interesse storico e artistico, saranno inoltre studiate apposite riduzioni dei valori patrimoniali e delle rendite che tengano conto dei più gravosi oneri di manutenzione e conservazione, del complesso dei vincoli legislativi per la destinazione, l'utilizzo e il restauro.