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Bonus mobili, gli arredi devono costare meno della ristrutturazione

Bonus mobili, gli arredi devono costare meno della ristrutturazione

Emendamento al ddl Stabilità 2014: no alla detrazione del 50% sull’acquisto di arredi più costosi dei lavori

Vedi Aggiornamento del 06/05/2014
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 06/05/2014
17/12/2013 - Il Bonus Mobili non potrà essere concesso se il prezzo degli arredi supera quello della ristrutturazione. È quanto stabilito da un emendamento al ddl di Stabilità per il 2014, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera.

Chi effettua interventi di ristrutturazione può usufruire della detrazione del 50% anche sull’acquisto di arredi ed elettrodomestici. In questo caso, come spiegato nella miniguida dell'Agenzia delle Entrate, per poter usufruire dell’agevolazione la spesa non deve superare i 10 mila euro.
 
L’emendamento introduce ora una nuova condizione correlando il prezzo delle ristrutturazioni a quello dei mobili. Per fare un esempio, non si potrà chiedere l’agevolazione massima sui mobili se l’intervento di ristrutturazione è costato meno di 10 mila euro.
 
L’emendamento completa il quadro tracciato dalla Legge di Stabilità, che proroga al 2014 le detrazioni del 50% sulle ristrutturazioni e il Bonus Mobili.
 
In base al ddl di Stabilità, le spese per le ristrutturazioni sostenute nel 2014 continueranno ad essere agevolate con una detrazione Irpef del 50% e il tetto di spesa agevolabile resterà fermo a 96 mila euro.
 
Nel 2015 la detrazione fiscale calerà al 40%, ma il tetto di spesa continuerà ad essere 96 mila euro. A partire dal 2016, invece, il bonus tornerà all’aliquota ordinaria del 36% e il tetto di spesa scenderà a 48 mila euro.
 
 
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