Ivrea potrebbe entrare nel patrimonio Unesco
22/12/2014 - Ivrea, con la sua storia industriale, si candida a diventare patrimonio dell'Unesco e l’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) accoglie con favore e sostiene l’avvio del percorso di candidatura della Città.
Secondo quanto riferisce l’Inu, il buon esito della candidatura sarebbe il sigillo della convinzione che le città possono elevarsi ad attori attivi e dinamici per la produzione di cultura, innovazione sociale e nuova solidarietà economica.
Inoltre l’eventuale inserimento sarebbe un riconoscimento alla storia industriale di Ivrea ma soprattutto alle idee di Adriano Olivetti, Presidente dell’Inu dal 1950 al 1960, che spese le sue energie a Ivrea mettendo su un sistema basato su valori come la dignità del lavoro, lo sviluppo della società, la qualità della vita e del contesto economico di riferimento, utilizzando la buona urbanistica come strumento pioneristico e visionario.
Gianni Bonazzi, dirigente del Segretariato del ministero dei Beni e delle attività Culturali, osserva che l'Ivrea industriale sarebbe l'unico dei 50 siti Unesco italiani a rappresentare il boom industriale del '900.
L’Inu è già impegnato in un percorso di riscoperta dell’eredità di Olivetti, che ha inaugurato in una “conferenza spettacolo” a Perugia ottenendo un importante riscontro.
L’interesse per il lascito e le idee di Olivetti è testimoniato anche dal successo delle numerose pubblicazioni sulla sua vita; tra queste, non fa eccezione il libro “Adriano Olivetti: il lascito, Urbanistica, Architettura, Design e Industria”, pubblicato da Inu edizioni, curato da Mario Piccinini e giunto alla seconda edizione ampliata rispetto alla prima, con la prefazione di Laura Olivetti.