
Patti per il Sud, accordi conclusi anche con Abruzzo e Bari
LAVORI PUBBLICI
Patti per il Sud, accordi conclusi anche con Abruzzo e Bari
Dei 2 miliardi totali la maggior parte sarà spesa per infrastrutture, sicurezza de territorio e riqualificazione urbana
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del 27/08/2019

19/05/2016 - Via libera ad altri due patti per il Sud: con la firma di Regione Abruzzo e Città Metropolitana di Bari, salgono a 8 su 16 gli accordi previsti dal Masterplan per il Mezzogiorno presentato alla fine del 2015.
Gli accordi bilaterali impegnano complessivamente poco più di 2 miliardi di euro, che si sommano ai 20 miliardi già messi a disposizione con i precedenti patti. Vengono messe insieme risorse già assegnate con precedenti strumenti di programmazione o disponibili, provenienti da Por e Pon 2014-2020, Fondo di sviluppo e coesione (Fsc), Piani di azione e coesione (Pac) e Programmi ordinari di convergenza (Poc) consentendo la spesa immediata per progetti che le Regioni o le Città metropolitane hanno individuato come “prioritari”.
Previsto l’ammodernamento di alcune reti ferroviarie, collegamenti con i porti, adeguamenti stradali, opere di difesa idraulica del suolo, opere fognarie e adeguamento dei sistemi di depurazione nelle aree di insediamento industriale.
Per risolvere una procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea sarà inoltre riorganizzato il sistema di gestione e smaltimento dei rifiuti.
Nell'ambito delle azioni per la valorizzazione della cultura e del turismo sono previsti lavori di manutenzione, valorizzazione e rifunzionalizzazione delle strutture culturali ed artistiche di rilievo, la ristrutturazione di antichi borghi e la realizzazione di opere di viabilità ciclopedonale.
Si investirà prevalentemente in mobilità sostenibile, potenziando il trasporto pubblico locale e i collegamenti tra i principali hub logistici e produttivi, cioè porto commerciale, aeroporto, interporto e zona industriale.
Per agevolare lo sviluppo economico e produttivo, la città sarà dotata di servizi a rete innovativi per le smart cities e verrà migliorata l'accessibilità alle aree a vocazione turistica attraverso un sistema integrato per la fruizione dei beni culturali, la realizzazione di ciclovie, il recupero di aree di interesse naturalistico. Prevista inoltre la riqualificazione del waterfront e di altri edifici pubblici.
Inizialmente nel Masterplan per il mezzogiorno erano stati annoverati 15 patti. Mancava la Città Metropolitana di Messina, che non aveva ancora individuato le opere prioritarie da proporre al Governo. Il patto era stato anche messo in discussione dalla commissione Bilancio dell’Ars, che aveva contestato una ripartizione iniqua dei fondi. I ritardi sembrano adesso superati e il patto dovrebbe essere siglato a breve.
Gli accordi bilaterali impegnano complessivamente poco più di 2 miliardi di euro, che si sommano ai 20 miliardi già messi a disposizione con i precedenti patti. Vengono messe insieme risorse già assegnate con precedenti strumenti di programmazione o disponibili, provenienti da Por e Pon 2014-2020, Fondo di sviluppo e coesione (Fsc), Piani di azione e coesione (Pac) e Programmi ordinari di convergenza (Poc) consentendo la spesa immediata per progetti che le Regioni o le Città metropolitane hanno individuato come “prioritari”.
I Patti per il Sud in Abruzzo
L’Abruzzo potrà spendere circa 1,5 miliardi di euro. La parte più consistente, più di 616 milioni, andrà alle infrastrutture, mentre 477 milioni sono destinati all’ambiente, 157 milioni allo sviluppo economico e produttivo e 254 milioni a turismo e cultura.Previsto l’ammodernamento di alcune reti ferroviarie, collegamenti con i porti, adeguamenti stradali, opere di difesa idraulica del suolo, opere fognarie e adeguamento dei sistemi di depurazione nelle aree di insediamento industriale.
Per risolvere una procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea sarà inoltre riorganizzato il sistema di gestione e smaltimento dei rifiuti.
Nell'ambito delle azioni per la valorizzazione della cultura e del turismo sono previsti lavori di manutenzione, valorizzazione e rifunzionalizzazione delle strutture culturali ed artistiche di rilievo, la ristrutturazione di antichi borghi e la realizzazione di opere di viabilità ciclopedonale.
Il Patto per Bari
La Città Metropolitana di Bari avrà a disposizione 657 milioni di euro. Anche in questo caso le infrastrutture la fanno da padrone, con 315 milioni. Seguono sviluppo economico e produttivo con 71,5 milioni, riqualificazione sociale e servizi metropolitani con 170 milioni, ambiente e territorio cui vanno 32 milioni, turismo e cultura con 63 milioni e governance con 5 milioni.Si investirà prevalentemente in mobilità sostenibile, potenziando il trasporto pubblico locale e i collegamenti tra i principali hub logistici e produttivi, cioè porto commerciale, aeroporto, interporto e zona industriale.
Per agevolare lo sviluppo economico e produttivo, la città sarà dotata di servizi a rete innovativi per le smart cities e verrà migliorata l'accessibilità alle aree a vocazione turistica attraverso un sistema integrato per la fruizione dei beni culturali, la realizzazione di ciclovie, il recupero di aree di interesse naturalistico. Prevista inoltre la riqualificazione del waterfront e di altri edifici pubblici.
Patti per il Sud, gli accordi precedenti
Nei giorni scorsi sono stati firmati i primi sei patti con Regione Campania, Regione Calabria, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Regione Basilicata e Città Metropolitane di Catania e Palermo. In tutto questi accordi hanno reso subito spendibili 20 miliardi di euro, che saranno destinati prevalentemente a infrastrutture e messa in sicurezza del territorio.I prossimi Patti per il Sud
Mancano all’appello ancora i Patti con Puglia, Sicilia, Sardegna, Molise, Napoli, Messina, Cagliari e Taranto.Inizialmente nel Masterplan per il mezzogiorno erano stati annoverati 15 patti. Mancava la Città Metropolitana di Messina, che non aveva ancora individuato le opere prioritarie da proporre al Governo. Il patto era stato anche messo in discussione dalla commissione Bilancio dell’Ars, che aveva contestato una ripartizione iniqua dei fondi. I ritardi sembrano adesso superati e il patto dovrebbe essere siglato a breve.