Network
Pubblica i tuoi prodotti
Demolizioni e ricostruzioni, impugnata la legge della Basilicata

Demolizioni e ricostruzioni, impugnata la legge della Basilicata

Governo: la norma dà un’interpretazione di edificio esistente non in linea con i poteri dello Stato in materia di governo del territorio

Vedi Aggiornamento del 02/01/2019
Demolizioni e ricostruzioni, impugnata la legge della Basilicata
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 02/01/2019
05/05/2016 - Nel definire gli incentivi per gli interventi di demolizione e ricostruzione, le Regioni non possono stabilire autonomamente cosa si intende per edificio esistente. Lo sostiene il Governo, che durante l’ultimo Consiglio dei Ministri ha impugnato la Legge Regionale 5/2016 della Basilicata.
 
L’articolo 42 della Legge Regionale 5/2016  interpreta l’articolo 3, comma 1 del Piano Casa della Basilicata (LR 25/2009) spiegando il significato di edificio esistente.
 
L’articolo 3 del Piano casa prevede premi di superficie del 30% per gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti, realizzati legittimamente e/o condonati, dopo il 1942 senza un adeguato livello di protezione sismica rispetto alle norme tecniche vigenti e adeguati livelli di prestazione energetica.
 
Nella prima versione della norma del 2009 veniva specificato che tra gli edifici esistenti erano compresi anche quelli in fase di realizzazione in forza di titolo abilitativo in corso di validità.
 
Successivamente, la LR 25/2012, che ha modificato e prorogato il Piano Casa, ha cancellato questa spiegazione, che è stata però introdotta nuovamente dalla LR 5/2016.
 
Secondo il Governo la norma vìola la potestà legislativa dello Stato in materia di governo del territorio perché non si è limitata a spiegare meglio un concetto già contenuto implicitamente nel testo, ma estende i bonus sulle demolizioni e ricostruzioni a un gruppo di edifici che invece sarebbe escluso.
 
Sulla questione dovrà ora pronunciarsi la Corte Costituzionale.
 
Ricordiamo che fino ad ora lo Stato ha dettato i princìpi generali, mentre le regioni scrivevano la normativa. Questa impostazione è cambiata e adesso, con la riforma costituzionale che dovrà essere confermata a ottobre, lo Stato si occuperà in maniera esclusiva di governo del territorio.
 
Le più lette