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Case popolari, Ministro Delrio: ‘recupereremo 26.000 alloggi entro il 2017’

Case popolari, Ministro Delrio: ‘recupereremo 26.000 alloggi entro il 2017’

Attivato un contatore che monitora in tempo reale l’avanzamento dei lavori su appartamenti inagibili e sfitti

Vedi Aggiornamento del 04/09/2017
Case popolari, Ministro Delrio: ‘recupereremo 26.000 alloggi entro il 2017’
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 04/09/2017
04/07/2016 - Recuperare circa 6.000 alloggi inagibili entro il 2016 e avviare i lavori di ristrutturazione in altri 20.000 entro il 2017, per un totale di circa 26.000 alloggi nell'arco del biennio.
 
Questo l’obiettivo del Governo espresso dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio che, in una conferenza stampa di giovedì scorso, ha fatto il punto sul piano da 468 milioni di euro per il recupero degli alloggi inagibili previsti dal Piano Casa voluto dal Governo Renzi (DL 47/2014).
 

Recupero alloggi inagibili: gli obiettivi del Governo

L’obiettivo, indicato dal Ministro Delrio, è di azzerare gli alloggi vuoti e risanare gli alloggi in cattivo stato entro il 2020; nel breve periodo si punta rendere disponibili tutti i 5.767 alloggi vuoti che necessitano di piccoli interventi entro la fine del 2016 e di avviare il lavori di ristrutturazione, per la quale serve più tempo, per 20.769 alloggi in cattivo stato, sul totale di 42.000 alloggi inagibili, entro il 2017.
 
A tal fine Delrio ha ricordato che “sono stati già trasferiti alle Regioni circa 210 milioni di euro, e altri 45 milioni di euro verranno trasferiti nei prossimi quattro mesi”.  
 
Il Programma di recupero infatti fa parte di una molteplicità di strumenti del MIT per favorire l’accesso all’abitazione del più ampio numero di persone possibile, favorendo il recupero del patrimonio residenziale pubblico esistente attraverso interventi di ristrutturazione mirati.
 
Per agire in modo rapido ed efficiente si è scelto di suddividere gli elenchi degli alloggi inviati dalle Regioni in due tipologie di intervento, una per interventi rapidi e una con interventi più corposi:
- recuperare gli alloggi vuoti a causa di piccoli danni o problemi, che però ne compromettono l’abitabilità, ai quali sono stati destinati finanziamenti fino a 15.000 euro per intervento, da attuare con la massima urgenza;
- risanare e mettere a norma gli alloggi in cattivo stato per i quali si rende necessaria una manutenzione straordinaria più impegnativa e per ciascuno di questi è disponibile uno stanziamento fino a 50.000 euro.
 

Case popolari inagibili: il contatore del MIT

Inoltre per stimolare la rendicontazione in tempo reale e monitorare l’esecuzione dei lavori, il MIT ha attivato un Contatore in Rete, in cui i dati arrivano direttamente, validati dalle Regioni dopo il caricamento di Comuni e Istituti autonomi delle case popolari (Iacp).
 
Il  sistema di monitoraggio del MIT, che viene aggiornato ogni 6 ore con i nuovi inserimenti, è a disposizione del Governo, delle Regioni, degli Iacp, dei Comuni e dei cittadini per far emergere metodi e approcci più virtuosi e stimolare l’iniziativa.
 
Al 30 giugno 2016, il Contatore rileva che il lavoro di Regioni e Iacp si sta concentrando sul recupero degli alloggi vuoti a causa di piccoli lavori e che sono stati finiti i lavori in 1.665 alloggi che erano vuoti e che ora potranno essere assegnati.
 
Il maggior numero degli alloggi ripristinati sono nella regione Lombardia, con 388 alloggi finiti,  mentre è la regione Valle d’Aosta che ha sistemato la percentuale più alta rispetto agli alloggi che ha iscritto in questa tipologia, 100%.
 
La seconda tipologia sugli alloggi in cattivo stato da ristrutturare che necessita più tempo al momento segnala solo 66 interventi avviati.
 
Sul Contatore si possono leggere i dati specifici per i due tipi di recupero, distribuiti per regioni su due mappe distinte e con tabelle.
 

Recupero casa popolari: i commenti

“Il Governo ha dato priorità al recupero del patrimonio esistente di edilizia residenziale pubblica con la Stabilità 2016 e il Decreto Giubileo, anticipando le risorse previste. All'inizio di quest'anno sono stati trasferiti alle Regioni 210 milioni per rendere disponibile alloggi sfitti o a rischio e l’ammontare previsto a oggi è di 500 milioni. A dimostrazione che di periferie ci stiamo occupando non da ora” ha dichiarato il Ministro Delrio.
 
“Il primo target è di rendere disponibili circa 6.000 alloggi entro il 2016 e avviare i lavori in  altri 20.000 entro il 2017. Ora diciamo alle Regioni coraggio, c'è da correre, ci sono famiglie che aspettano. L'obiettivo è di stimolare tutti a essere molto virtuosi e molto rapidi. Con questo sistema di contabilizzazione on line tutti potranno verificare in tempo reale, casa per casa, il lavoro che viene svolto" ha concluso il Ministro.
 
Il vice Ministro Nencini ha aggiunto: “Il counter è un primo esempio di una sorta di ‘agenda pubblica di merito’,  per capire come si comportano le Regioni rispetto ai fondi messi a disposizione dal Ministero. È un sistema utile non soltanto per mettere in trasparenza il lavoro che viene fatto, ma per dare un incentivo anche alle singole Regioni italiane a muoversi con la rapidità che viene richiesta”.
 
“Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica in Italia sono circa 1 milione. Noi abbiamo conteggiato il 10-15% che hanno bisogno di una sistemazione per essere resi abitabili. Ci sono piccoli interventi, entro i 15.000 euro  e interventi più complessi entro i 50.000 euro. Questo potrebbe essere l’avvio dell’‘anno della casa’ e l’esecuzione di questo programma è assolutamente indispensabile per avviare una seconda fase da collegare alla prossima Legge di Stabilità. Da qui la fretta di vedere eseguiti gli interventi sugli alloggi esistenti, perché noi vogliamo portare a compimento un percorso che non riguarda nuova edificazione, ma un intervento sugli alloggi che già ci sono ma non sono  utilizzabile” ha concluso Nencini.
 
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