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Appalti, da Anac le linee guida definitive sulle commissioni giudicatrici

Appalti, da Anac le linee guida definitive sulle commissioni giudicatrici

Presidente esterno alle Stazioni Appaltanti anche nelle gare sotto soglia. Nove mesi di tempo per entrare a regime

Vedi Aggiornamento del 25/10/2017
Appalti, da Anac le linee guida definitive sulle commissioni giudicatrici
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 25/10/2017
24/11/2016 - I presidenti delle commissioni giudicatrici dovranno essere membri esterni alla Stazione Appaltante anche nelle gare di importo inferiore alle soglie comunitarie ((5.225.000 euro per i lavori, 135.000 euro per i servizi e i concorsi di progettazione aggiudicati dalle amministrazioni governative, 209.000 euro per i servizi e i concorsi di progettazione aggiudicati dalle altre amministrazioni).
 
Lo prevedono le linee guida definitive sui commissari di gara, messe a punto dall’Anac in attuazione del Codice Appalti nonostante il parere negativo del Consiglio di Stato.
 

Commissioni giudicatrici, presidente esterno da un milione di euro in poi

Dopo aver esaminato il testo provvisorio, che l’Anac ha approvato lo scorso luglio, il Consiglio di Stato aveva chiesto che l’obbligo del presidente esterno alla Stazione Appaltante fosse mantenuto solo per le gare di importo superiore alla soglia comunitaria, in modo da non complicare le procedure.
 
L’Anticorruzione però non è tornata sui suoi passi. Il testo definitivo prevede che in tutte le procedure complesse, o in cui è necessario effettuare delle valutazioni discrezionali, il presidente della commissione giudicatrice non sia un membro della Stazione appaltante, ma sia scelto dall’apposito Albo che l’Anac creerà a breve.
 
Questo significa che il presidente esterno dovrebbe essere obbligatorio nelle gare di importo superiore a un milione di euro. Da questa soglia in poi le gare vanno affidate secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Metodo che richiede delle valutazioni discrezionali.
 
Sotto un milione di euro, invece, è ammessa l’aggiudicazione secondo il prezzo più basso e la commissione giudicatrice non deve operare valutazioni qualitative.
 

Commissioni giudicatrici, nove mesi per l’adeguamento

Il testo delle linee guida contiene anche delle indicazioni temporali. Entro sei mesi dalla pubblicazione in gazzetta Ufficiale, l’Anac dovrà redigere il regolamento per la formazione dell’albo dei commissari.
 
A partire da questo momento, ci saranno tre mesi di tempo per valutare le richieste di iscrizione. Una volta creato l’Albo, si potrà quindi partire col nuovo sistema. Perché le regole contenute nelle linee guida entrino a regime, ci vorranno quindi nove mesi, che serviranno da periodo transitorio.
 
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