
Ecobonus 2016, via libera per le imprese al recupero dei crediti ceduti dai condomini
NORMATIVA
Ecobonus 2016, via libera per le imprese al recupero dei crediti ceduti dai condomini
Dal 2017 tutti i condòmini, non solo gli incapienti, possono cedere la detrazione, ma mancano le norme attuative
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del 09/06/2017

12/04/2017 - L’Agenzia delle Entrate chiude il cerchio della cessione dell’Ecobonus per i lavori realizzati nel 2016. Con la Risoluzione 47/E/2017 ha spiegato alle imprese che hanno realizzato i lavori di riqualificazione energetica come utilizzare in compensazione i crediti acquisiti.
Mancano ora all’appello le regole generali, sia per i privati sia per le imprese, per i lavori realizzati a partire dal 2017. Le norme sono cambiate e il settore vive un clima di incertezza.
Con il provvedimento 22 marzo 2016, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che il fornitore può usufruire del credito di imposta in dieci quote annuali di pari importo a partire dal 10 aprile 2017 e che il credito può essere utilizzato in compensazione indicando questa opzione nel modello F24. Nell’ultimo giorno utile, il Fisco ha comunicato alle imprese il codice da inserire nel modello F24 (6876 denominato “Utilizzo in compensazione del credito d’imposta ceduto corrispondente alla detrazione per spese di riqualificazione energetica di parti condominiali - art. 1, c.74, della legge n. 208/2015”).
In realtà manca ancora il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate che spieghi ai privati come cedere il credito ai fornitori. Ma non solo, perché la Legge di Bilancio esclude la possibilità di cedere il credito alle banche e agli intermediari finanziari. Una scelta che è stata criticata dagli addetti ai lavori perché le imprese dovrebbero accollarsi più rischi.
Gli operatori del settore hanno quindi chiesto che il provvedimento delle Entrate corregga questo errore. Tecnicamente non potrebbe farlo dal momento che il Fisco deve attenersi alle disposizioni della Legge di Bilancio e fornire solo indicazioni operative, ma si attendono novità a riguardo.
Mancano ora all’appello le regole generali, sia per i privati sia per le imprese, per i lavori realizzati a partire dal 2017. Le norme sono cambiate e il settore vive un clima di incertezza.
Ecobonus in condominio per i lavori realizzati nel 2016
In base alla Legge di Stabilità per il 2016 (L.208/2015), solo i condòmini incapienti, cioè quelli rientranti nella “no tax area”, potevano cedere ai fornitori un credito di imposta corrispondente alla loro quota di detrazione fiscale per i lavori di riqualificazione energetica realizzati sulle parti comuni degli edifici condominiali.Con il provvedimento 22 marzo 2016, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che il fornitore può usufruire del credito di imposta in dieci quote annuali di pari importo a partire dal 10 aprile 2017 e che il credito può essere utilizzato in compensazione indicando questa opzione nel modello F24. Nell’ultimo giorno utile, il Fisco ha comunicato alle imprese il codice da inserire nel modello F24 (6876 denominato “Utilizzo in compensazione del credito d’imposta ceduto corrispondente alla detrazione per spese di riqualificazione energetica di parti condominiali - art. 1, c.74, della legge n. 208/2015”).
Ecobonus in condominio per i lavori nel 2017
La Legge di Bilancio 2017 (L.232/2016) ha stabilito che tutti i condòmini possono cedere il credito ai fornitori. Questo dovrebbe stimolare maggiormente la realizzazione dei lavori.In realtà manca ancora il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate che spieghi ai privati come cedere il credito ai fornitori. Ma non solo, perché la Legge di Bilancio esclude la possibilità di cedere il credito alle banche e agli intermediari finanziari. Una scelta che è stata criticata dagli addetti ai lavori perché le imprese dovrebbero accollarsi più rischi.
Gli operatori del settore hanno quindi chiesto che il provvedimento delle Entrate corregga questo errore. Tecnicamente non potrebbe farlo dal momento che il Fisco deve attenersi alle disposizioni della Legge di Bilancio e fornire solo indicazioni operative, ma si attendono novità a riguardo.