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Permesso di costruire, puniti i cantieri senza cartello

Permesso di costruire, puniti i cantieri senza cartello

Cassazione: il cartello deve essere esposto da subito, anche se all’inizio vengono svolti lavori rientranti nell’edilizia libera

Vedi Aggiornamento del 18/01/2018
Permesso di costruire, puniti i cantieri senza cartello
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 18/01/2018
28/11/2017 - In cantiere deve essere sempre ben visibile il cartello con i dati del permesso di costruire e gli autori dell’attività costruttiva.
 
Si tratta, ha affermato la Corte di Cassazione con la sentenza 48178/2017, di una questione di trasparenza e non è importante se gli interventi che richiedono il permesso di costruire non sono ancora iniziati, ma ne sono stati avviati altri.
 

Il cartello nel cantiere

I giudici hanno spiegato che il cartello indicante gli estremi del permesso di costruire e i responsabili della costruzione deve essere ben visibile dall’inizio dei lavori.
 
Non basta, infatti, che il cartello sia presente. È necessario che sia posizionato in modo da consentire alle autorità e agli altri cittadini una vigilanza rapida, precisa ed efficiente sul rispetto delle norme per l’avvio e lo svolgimento dei lavori.
 

Cartello e avvio dei lavori

Il cartello, hanno ribadito i giudici, deve essere presente da subito. Questo anche se nelle fasi iniziali del cantiere si svolgono lavorazioni che non richiedono il permesso di costruire.
 
“Quel che rileva - si legge nella sentenza - è il rilascio del permesso di costruire, i cui dati devono essere necessariamente riportati nel cartello”. Ciò significa che il cartello deve essere esposto se sul luogo in cui sorge il cantiere saranno svolti dei lavori con permesso di costruire, indipendentemente dal momento in cui inizieranno”.
 
Ci sono “due obblighi a carico di coloro che costruiscono - ha concluso la Cassazione -  la tenuta in cantiere della concessione edilizia e l’esposizione di un cartello contenente gli estremi della concessione e degli autori dell'attività costruttiva”.
 

Il caso

Nel caso preso in esame, un’impresa era stata sanzionata perché non aveva esposto il cartello nel cantiere per la realizzazione di un intervento di risanamento e restauro di un fabbricato.
 
L’impresa aveva obiettato che gli interventi di risanamento e restauro non erano ancora iniziati. Al momento dei controlli l’impresa stava invece realizzando degli spostamenti e il rifacimento di una strada, attività di edilizia libera che non richiede il permesso di costruire.
 
I giudici della Cassazione hanno invece affermato che l’intervento da realizzare deve essere analizzato nel suo insieme. Dal momento che mancava il cartello per un lavoro da realizzare con permesso di costruire, i giudici hanno confermato le multe.
 
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