26/02/2018 - La Cabina di regia per la ricostruzione post-sisma in Centro Italia, nella riunione del 21 febbraio a Pieve Torina,
in provincia di Macerata, ha approvato il piano di interventi da 280 milioni di euro per la messa in sicurezza dei territori a rischio idrogeologico.
All’incontro era presente il presidente del Consiglio
Paolo Gentiloni, oltre ai componenti istituzionali della Cabina: la commissaria Paola De Micheli, i presidenti delle Regioni Marche, Luca Ceriscioli e Umbria, Catiuscia Marini, l’assessore regionale del Lazio, Lucia Valente su delega del presidente Zingaretti, il vicepresidente dell’Abruzzo, Giovanni Lolli su delega del presidente D’Alfonso, il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli.
Il piano prevede investimenti per circa 280 milioni di euro:
Per la prima volta nella storia dei terremoti in Italia, lo Stato si fa carico, insieme alla ricostruzione degli edifici pubblici e privati, di finanziare la messa in sicurezza del territorio, attraverso un programma di interventi organico, in attuazione di una norma approvata a fine 2017 in Parlamento, la
riforma della Protezione Civile.
“Oggi - ha spiegato la commissaria De Micheli - abbiamo approvato il primo piano di opere per la messa in sicurezza dei territori fragili sotto il profilo idraulico e soggetti a rischio idrogeologico. Sia gli interventi connessi direttamente al sisma, sia quelli previsti per
rimuovere situazioni di rischio per gli edifici che verranno ricostruiti”.
Come preannunciato da Gentiloni a Pieve Torina,
il Consiglio dei Ministri del 22 febbraio ha prorogato diverse norme dello stato di emergenza. “Questo - ha spiegato il premier - ha vari risvolti sia sul piano economico che nei rapporti di lavoro. Oltre che su interventi più mirati per la ricostruzione che resta una priorità nell’agenda di governo”.
In particolare, il Consiglio dei Ministri ha
prorogato di ulteriori 180 giorni lo stato di emergenza in Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo e ha
stanziato 570 milioni di euro (300 milioni a valere sul Fondo per le emergenze nazionali e 270 sulla contabilità speciale del Commissario straordinario) per consentire il completamento degli interventi di definitivo superamento delle crisi.
Nella cabina di regia è stata approvata anche l’ordinanza sulle
sovrapposizioni dei danni derivanti dai terremoti del ’97 nelle Marche e Umbria, del 2009 a L’Aquila, di Marsciano in Umbria, e del 2016/2017. “Prevarrà il concetto del danno preminente - ha spiegato De Micheli - verificheremo se il danno di un edificio, pubblico o privato, sarà da attribuire ai terremoti del 2016 e 2017 o a quelli precedenti. Nel primo caso sarà l’attuale struttura commissariale a finanziare interamente la ricostruzione, nel secondo caso manderemo avanti l’iter già avviato”.
Infine, De Micheli ha ricordato
l’impegno economico di Governo e Parlamento sulla ricostruzione: “Ad oggi, lo Stato ha finanziato circa 2 miliardi di opere pubbliche nell’intero cratere sismico di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. La cifra sale a
2,5 miliardi di euro se si comprendono anche i piani stralcio sulle infrastrutture stradali. A queste risorse si aggiungono i fondi per la gestione dell’emergenza”.