31/05/2018 - Gli interventi sull’involucro e sulle facciate hanno il triplice vantaggio di migliorare l’estetica dell’edificio, aumentarne le prestazioni energetiche e usufruire delle detrazioni fiscali previste per le ristrutturazioni.
Involucro edilizio: il restyling delle facciate
Il rifacimento totale delle pareti esterne mediante l’utilizzo di appropriati pacchetti tecnologici di rivestimento permette di migliorare le
prestazioni energetiche, lasciando un ‘segno architettonico’ anche in edifici anonimi.
Tali interventi hanno
vantaggi anche dal punto di vista economico: permettono un risparmio nella bolletta energetica a fronte di una spesa iniziale incentivata dai bonus edilizi, e, poiché non incidono sulla vita all'interno dell’edificio, consentendo alle persone che lo occupano di continuare nelle loro attività quotidiane o lavorative, fanno risparmiare le risorse per un eventuale ricollocamento o trasferimento.
Il restyling della facciate può comportare la realizzazione di un
cappotto edilizio, oppure di un sistema di
facciata continua o
facciata ventilata in grado di trasformare completamente il volto dell’edificio.
Inoltre, alla facciata si possono aggiungere delle schermature solari continue per limitare la radiazione solare e il condizionamento estivo o pannelli solari capaci di tramutare la casa in un ‘produttore energetico’.
Restyling facciate: i bonus per gli interventi sull’involucro
Gli interventi eseguiti sulle facciate degli edifici (sia singoli che condominiali) possono usufruire della
detrazione del 50% per le ristrutturazioni. Gli interventi, però, devono essere eseguiti entro il 31 dicembre 2018.
La riqualificazione energetica di edifici esistenti e gli interventi di risparmio energetico effettuati sull’involucro, accedono all’
ecobonus 65%. Per usufruire dell’agevolazione i lavori devono essere eseguiti entro il 31 dicembre 2018.
Gli interventi di riqualificazione energetica di
parti comuni degli edifici condominiali beneficiano di una detrazione progressiva prevista
dell’ecobonus condomini:
- gli interventi che interessino l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio ottengono una
detrazione fiscale del 70%;
- gli stessi interventi finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano almeno la “qualità media” di cui alle tabelle 3 e 4 dell’allegato 1 al
DM 26 giugno 2015 portano ad una
detrazione fiscale del 75%.
In questo caso le spese devono essere sostenute entro il
31 dicembre 2021. Infine, se in aggiunta a tali interventi si consegue la riduzione di 1 classe di rischio sismico si ottiene una detrazione fiscale dell’80% mentre se si consegue la riduzione di 2 classi di rischio sismico inferiore si è possibile usufruire della
detrazione fiscale dell’85%.
Facciate ventilate: come funzionano
Le facciate ventilate sono dei sistemi multistrato che consentono l'installazione a "secco" degli elementi di rivestimento, sfruttando ancoraggi di tipo meccanico. Nella struttura di una facciata ventilata, l’isolamento e il rivestimento sono separati da uno
spazio di ventilazione tra i componenti che ha il vantaggio di controllare l’umidità dell’edificio.
Nella realizzazione delle facciate ventilate bisogna scegliere con cura il sistema di supporto; la sottostruttura, infatti, è fondamentale per fissare in modo affidabile la facciata. I
sistemi di ancoraggio possono essere di diversa tipologia:
a ganci a vista (in cui gli elementi del paramento esterno vengono sorretti da ganci visibili in acciaio inox) a
ganci a scomparsa (che sono di alto valore estetico in quanto la lastra viene agganciata sul retro alla sottostruttura portante collegata alla parete esterna dell'edificio tramite staffe di fissaggio angolari in alluminio).
Per il
rivestimento delle facciate ventilate si può utilizzare un'ampia gamma di materiali, tra cui il Gres porcellanato e cristallizzato, marmi, graniti e pietre naturali, cotto ecc. I materiali applicati ad una facciata ventilata devono avere
caratteristiche tecniche specifiche come: elevata resistenza meccanica; elevata resistenza agli sbalzi termici; limitato assorbimento d'acqua; incombustibilità; resistenza dei colori alla luce solare; resistenza agli attacchi chimici e allo smog; leggerezza e lavorabilità; limitata manutenzione.
Le facciate ventilate lasciano
ampia discrezionalità al progettista che può ottenere ottimi risultati prestazionali con una grande varietà di soluzioni architettoniche.
Le caratteristiche costruttive delle facciate ventilate, quali leggerezza, durabilità, facilità di posa e grande libertà compositiva, le rendono adatte a molteplici destinazioni d’uso, sia per
nuovi edifici sia per la
riqualificazione dell’involucro di
edifici preesistenti.
Tra i sistemi per pareti ventilate c’è
PIZ STANDARD 54 di PIZ, costituito da uno strato di malta cementizia fibrorinforzata modificata accoppiata ad un lastra di materiale isolante. L’elemento cementizio presenta sui bordi superiori ed inferiori una scanalatura idonea ad accogliere i profili di montaggio. Attraverso l’uso dei
BIM di PIZ (
scarica qui), il progettista può agevolmente creare un sistema di facciata continua ventilata quasi completamente automatizzato ed estrarne i dati attraverso l’abaco personalizzato.
Tra i sistemi di facciata a giunti aggraffati meccanicamente ci sono le
Facciate Ventilate Kalzip 65 e 50 che possono essere disposte orizzontalmente, verticalmente, e persino in diagonale caratterizzando l'edificio con le sue nervature longitudinali aggraffate alte 50 o 65mm.
Un altro esempio è
KERAION di AGROB BUCHTAL che offre, oltre al peso ridotto ( peso per unità di 18,5 kg / mq ed uno spessore di 8 mm) una speciale tecnica di fissaggio, alternative ai soliti formati per assicurare libertà creativa.
Tra le facciate ventilate con finitura esterna in erba sintetica c’è
ROOFINGREEN NATURE SIDE, un sistema modulare brevettato ideale per il rivestimento e l’isolamento di superfici esterne verticali. Grazie a una sottostruttura portante in alluminio, consente di creare facciate ventilate efficienti e piacevoli alla vista.
Tra i sistemi termoisolanti per facciate ventilate c’è
ISOTEC® PARETE di Brianza Plastica che consente di comporre a secco un cappotto isolante con strutturale funzionale alla realizzazione di facciate ventilate; il correntino portante forato forma una camera d’aria ventilata tra pannello isolante e finitura di facciata. I progettisti possono utilizzare il
BIM di Brianza Plastica (
scarica qui) nei propri progetti.
Tra i pannelli per facciata ventilata in fibrocemento ecologico c’è
EQUITONE [natura] di CREATON ITALIA: le lastre, dai 3 ai 4 mq, sono leggere e resistenti e possono essere colorate in massa o verniciato in superficie.
Tra i pannelli prefabbricati trasparenti per facciate ventilate c’è
I.LIGHT di Italcementi, realizzato combinando un’innovativa matrice cementizia con resine speciali che consente non solo di trasmettere la luce, naturale o artificiale, ma permette anche di scorgere ciò che si trova al di là del manufatto, creando un effetto trasparenza sorprendente.
FACCIATE VENTILATE >> VEDI TUTTE
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Tra i sistemi di ancoraggio per facciate ventilate c’è
ALLFACE SMART FIXING SYSTEMS di Kalikos, una sottostruttura in alluminio di facile installazione.
Tra i sistemi a scomparsa per facciate ventilate c’è
LUNA di DALLERA TECNOLOGIE adatto alle lastre con ancoraggi meccanici in acciaio sul retro.
Un altro esempio è
Rivestimento di facciata di Alumil, completo di profilati ed accessori, adatti per rivestimenti esterni con materiali.
Tra le
strutture di supporto per facciate c’è
TERRART®- FLEX di NBK che comprende solo 15 componenti singoli, è a scomparsa e risulta invisibile all’osservatore.
SISTEMI E PROFILI DI ANCORAGGIO PER FACCIATE >> VEDI TUTTI
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