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Rischio idrogeologico, 44 milioni di euro alla Sicilia

Rischio idrogeologico, 44 milioni di euro alla Sicilia

Rivisto l’accordo di programma col Ministero dell’Ambiente per la realizzazione di nuove opere e lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria

Rischio idrogeologico, 44 milioni di euro alla Sicilia
di Paola Mammarella
18/10/2018 - Oltre 44 milioni di euro finanzieranno opere per la riduzione del rischio idrogeologico e contro l’erosione costiera in Sicilia. Lo prevede un aggiornamento dell’Accordo di programma tra la Regione Siciliana e il Ministero dell’Ambiente, ratificato dalla Giunta Musumeci.
 

Sicilia, le opere finanziate con 44 milioni di euro

Le opere finanziate ricadono nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo e Siracusa.
 
In particolare, i lavori più importanti, dal punto di vista dell’impegno finanziario, saranno realizzati nell’Agrigentino: a Raffadali, dove con 8,9 milioni di euro si interverrà per l’eliminazione del rischio idrogeologico a difesa del Rione Barca e nel versante nord-est del centro abitato di Sant’Angelo Muxaro per completare il consolidamento del costone roccioso (3,5 milioni di euro).
 
Nel Messinese, a Frazzanò, saranno realizzati due progetti di 5 milioni di euro per la messa in sicurezza del centro abitato e verranno spesi 3 milioni di euro per la manutenzione delle barriere frangiflutti esistenti.
 
Tra le opere da realizzare ci sono poi il consolidamento e il miglioramento sismico della sede dell’Ufficio tecnico comunale a Palagonia, in provincia di Catania (2,4 milioni di euro), e due interventi di consolidamento ad Agira, nell’Ennese, da 1,3 milioni di euro e 1 milione di euro.
 
In provincia di Palermo si interverrà a Petralia Soprana (consolidamento del versante sud-ovest del centro abitato: 1,5 milioni di euro) e a Baucina (messa in sicurezza del cimitero comunale: 398mila euro).

A Marianopoli, in provincia di Caltanissetta, andranno 945mila euro per lavori nella zona delle Case agricole. A Ferla, in provincia di Siracusa, saranno usati 1,2 milioni di euro per la messa in sicurezza del centro abitato e della contrada Macello.
 
Gli altri lavori finanziati sono nelle zone tirreniche e joniche del Messinese: Montalbano Elicona (2,4 milioni di euro per la frazione Santa Maria), Raccuia (1,8 milioni di euro, al centro abitato San Nicolò-Carrovetta nel rione Fossochiodo). Sempre sui Nebrodi, previsti 2,3 milioni di euro per il centro abitato a valle della via degli Angeli a San Teodoro, due milioni di euro per la contrada Ramisi a Militello Rosmarino e 1,2 milioni di euro che saranno utilizzati a Capri Leone nel centro abitato Torrente Paliace.

E ancora a Castelmola (due milioni di euro) per completare il consolidamento del costone roccioso a valle del centro abitato Cuculunazzo-Sottoposta; a Itala, dove con 1,5 milioni di euro si provvederà alla regimentazione idraulica dell’area franata in località Casaleddu; a Fiumedinisi (1,9 milioni di euro per contrada Fontana).
 

Governatore Musumeci: ‘interventi urgenti e prioritari’

“Si tratta - spiega il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci - di interventi urgenti e prioritari per la salvaguardia della vita umana e per la sicurezza delle infrastrutture, del patrimonio ambientale e culturale. In alcuni casi sono nuove opere, in altri manutenzioni ordinarie e straordinarie. Purtroppo nell'Isola, in molte aree, il territorio è a rischio e senza efficace tutela e prevenzione, come spesso nel passato è avvenuto, il pericolo di tragedie è elevato. Ecco perchè, fin dall'insediamento, il mio governo ha considerato prioritario intervenire in questo settore”.
 
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