
Superbonus 110% anche senza impianto termico e con condono pendente?
RISPARMIO ENERGETICO
Superbonus 110% anche senza impianto termico e con condono pendente?
Nella bozza del DL che cambierà le regole ci sono anche: stato legittimo degli immobili più agevole, cappotto termico senza modifiche della facciata in manutenzione ordinaria, proroga al 2023
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del 30/06/2021

29/04/2021 - Proroga al 2023, interventi di isolamento termico che non comportano la modifica delle facciate assimilate alle manutenzioni ordinarie, estensione della detrazione ad alberghi e pensioni, nuova definizione di impianti termici e, cosa più importante, modifiche al concetto di stato legittimo degli immobili. Variazioni che hanno un unico obiettivo: aumentare il ricorso al Superbonus per migliorare le prestazioni energetiche del patrimonio edilizio esistente e, contemporaneamente, rilanciare l’economia.
Ad annunciare queste novità è la bozza di decreto legge sulla transizione ecologica, che l’omonimo Ministero sta mettendo a punto.
L’allungamento dei termini del Superbonus potrebbe richiedere lo stanziamento di risorse aggiuntive, o comunque delle valutazioni sull'impatto della misura sulle finanze pubbliche, tanto che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha annunciato che la proroga sarà varata con la Legge di Bilancio per il 2022.
Anticipare la proroga a maggio darebbe un segnale positivo agli operatori del settore che chiedono certezze immediate e ritengono che attendere la fine dell'anno significherebbe paralizzare il settore. Resta quindi da attendere il testo che il Ministero della Transizione ecologica porterà sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Il Governo potrebbe ad esempio decidere di varare la proroga per dare stabilità al settore edile ed, eventualmente, aggiustare il tiro con la Legge di Bilancio.
Per bypassare questo problema, la bozza fa sì che le eventuali irregolarità commesse dai singoli non pregiudichino la possibilità per il condominio di ottenere il Superbonus. Nelle asseverazioni, inoltre, i tecnici non dovrebbero considerare tutte le parti comuni, ma solo le porzioni eventualmente interessate dagli interventi.
Nell’accesso al Superbonus, si fanno strada anche gli immobili interessati da pratiche di condono pendenti. Secondo la bozza, l’interessato dovrebbe acquisire l’asseverazione giurata, prestata da un tecnico abilitato diverso da colui che aveva assistito il richiedente in fase di domanda di sanatoria. Dall’asseverazione dovrebbe emergere che l’immobile ha le carte in regola per ottenere il condono. In caso di rigetto della domanda, la detrazione verrebbe revocata.
Attualmente, per impianto termico si intende un “impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate”.
La bozza propone, invece, che per impianto termico si intenda “qualsiasi apparecchio, anche non fisso, finalizzato alla climatizzazione invernale degli ambienti”. Questo perché, spiega la relazione, nel nostro Paese, molte abitazioni risultano prive di impianti termici fissi.
Ricordiamo che tali interventi rientrano nelle attività di edilizia libera. Un aspetto che imprimerebbe una notevole accelerata alla posa dei cappotti termici.
Ad annunciare queste novità è la bozza di decreto legge sulla transizione ecologica, che l’omonimo Ministero sta mettendo a punto.
Superbonus fino al 2023
La bozza che sta circolando prevede la proroga del Superbonus dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2023. A cascata viene proposto lo slittamento dei termini per i condomìni che abbiano terminato il 60% dell'intervento complessivo e gli Istituti autonomi case popolari, che passerebbero rispettivamente al 30 giugno 2024 e al 31 dicembre 2025.L’allungamento dei termini del Superbonus potrebbe richiedere lo stanziamento di risorse aggiuntive, o comunque delle valutazioni sull'impatto della misura sulle finanze pubbliche, tanto che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha annunciato che la proroga sarà varata con la Legge di Bilancio per il 2022.
Anticipare la proroga a maggio darebbe un segnale positivo agli operatori del settore che chiedono certezze immediate e ritengono che attendere la fine dell'anno significherebbe paralizzare il settore. Resta quindi da attendere il testo che il Ministero della Transizione ecologica porterà sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Il Governo potrebbe ad esempio decidere di varare la proroga per dare stabilità al settore edile ed, eventualmente, aggiustare il tiro con la Legge di Bilancio.
Superbonus e stato legittimo degli immobili
Come evidenziato dalla relazione illustrativa della bozza, lo “stato legittimo degli immobili” richiesto per poter realizzare gli interventi agevolati con il Superbonus, è una delle principali difficoltà che frenano la misura.Per bypassare questo problema, la bozza fa sì che le eventuali irregolarità commesse dai singoli non pregiudichino la possibilità per il condominio di ottenere il Superbonus. Nelle asseverazioni, inoltre, i tecnici non dovrebbero considerare tutte le parti comuni, ma solo le porzioni eventualmente interessate dagli interventi.
Nell’accesso al Superbonus, si fanno strada anche gli immobili interessati da pratiche di condono pendenti. Secondo la bozza, l’interessato dovrebbe acquisire l’asseverazione giurata, prestata da un tecnico abilitato diverso da colui che aveva assistito il richiedente in fase di domanda di sanatoria. Dall’asseverazione dovrebbe emergere che l’immobile ha le carte in regola per ottenere il condono. In caso di rigetto della domanda, la detrazione verrebbe revocata.
Superbonus anche senza impianti termici fissi
Una delle condizioni per ottenere il Superbonus sugli interventi di efficientamento energetico, è che l’immobile sia dotato di un impianto termico.Attualmente, per impianto termico si intende un “impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate”.
La bozza propone, invece, che per impianto termico si intenda “qualsiasi apparecchio, anche non fisso, finalizzato alla climatizzazione invernale degli ambienti”. Questo perché, spiega la relazione, nel nostro Paese, molte abitazioni risultano prive di impianti termici fissi.
Cappotto termico come manutenzione ordinaria
Per incrementare le domande di interventi finalizzati all’isolamento termico degli edifici, la bozza propone che gli interventi realizzati senza modifica delle facciate e delle coperture siano considerati opere di manutenzione ordinaria ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera a), del Testo Unico dell’edilizia (Dpr 380/2001).Ricordiamo che tali interventi rientrano nelle attività di edilizia libera. Un aspetto che imprimerebbe una notevole accelerata alla posa dei cappotti termici.