08/09/2021 - Nel 2021 il settore delle costruzioni ha archiviato il difficile 2020 e si è rimboccato le maniche consolidando mese dopo mese i numeri della ripartenza; la filiera ha ritrovato un grande ottimismo sia per l’immediato futuro che per i prossimi tre anni.
Questo dicono, in sintesi, i dati raccolti dall’
Osservatorio SAIE, realizzato da Senaf su un panel di aziende di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni (edilizia e impianti) in occasione di SAIE Bari, dal 7 al 9 ottobre 2021 presso la Nuova Fiera del Levante.
La ritrovata fiducia è alimentata dalle performance degli ultimi quadrimestri e dalla centralità del settore nelle misure governative, dal
Superbonus 110% e dagli altri incentivi fino al
PNRR.
Rimangono ancora delle
criticità da risolvere, su tutte
la burocrazia e l’incertezza normativa, ma tra investimenti pubblici e privati, che permettono di investire in innovazione tecnologica e sostenibilità, il settore delle costruzioni è consapevole di poter contribuire alla ripresa economica di tutto il Paese.
Le prime indicazioni arrivano dalle aspettative sul fatturato. Il 75% delle aziende è convinto di chiudere il quadrimestre in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un dato significativo che viene addirittura superato dalla percentuale di chi si aspetta di
chiudere il 2021 con il segno più, ben 8 aziende su 10 (84%).
E per i prossimi 3 anni cosa prevedono le aziende? Anche qui i numeri sono rosei, con l’andamento generale del mercato in crescita per l’86% del campione. Non è un caso, infatti, che aumentino anche le aziende che prevedono di
assumere nuove figure professionali nel prossimo quadrimestre (61%).
Segnali di forte ripresa che non riguardano soltanto il futuro ma anche il presente: l’83% degli intervistati è
soddisfatto già adesso del proprio portafoglio ordini (nel luglio 2020 erano il 74%).
I problemi: caro materiali e burocrazia
Ma la filiera edile può e deve fare di più superando quelle criticità che ne frenano il potenziale. Quali? Su tutti una delle questioni che sta caratterizzando l’era post lockdown dell’economia mondiale: il
costo di acquisto delle materie prime, indicato come critico dal 64% delle aziende.
Seguono poi quelle problematiche che purtroppo il Paese si trascina da anni: la
burocrazia/tempi giudiziari in caso di controversia (61%), l’incertezza normativa (40%) e il costo della forza lavoro (36%). Per superarle, negli ultimi anni l’edilizia è stata oggetto di diversi interventi pubblici e in molti si augurano di proseguire lungo questo percorso.
Per le aziende gli incentivi (60%) rappresentano una risorsa determinante se accompagnati da una riforma della burocrazia e da un
abbassamento del cuneo fiscale. Si guarda con favore anche allo sblocco dei cantieri, al piano di investimenti nell’edilizia pubblica e all’accesso agevolato al credito.
Gli incentivi: pregi e aspetti da migliorare
L’incentivo preferito dalle aziende è il
Bonus ristrutturazione (giudicato positivamente dal 74%), seguito dall’
Ecobonus (69%) e dal
Superbonus 110% (68%), una misura che l’Osservatorio SAIE ha approfondito con un
focus dedicato. Ne emerge che i fatturati di 6 aziende su 10 (64%) sono stati influenzati da questo incentivo, molto più che rispetto a febbraio (49%).
Tra gli aspetti più apprezzati spiccano l’accesso allo sconto in fattura e alla cessione del credito, ma le aziende vorrebbero soprattutto un
iter burocratico più semplice e rapido, una norma più chiara e la
proroga della scadenza del bonus oltre che
requisiti d’accesso meno stringenti.
Proprio questi saranno i temi che animeranno il convegno inaugurale di SAIE 2021 organizzato da ANCE, con il titolo “
Stati Generali del Superbonus 110% e degli altri incentivi fiscali”, e i tanti altri momenti di condivisione e approfondimento previsti durante la manifestazione. Inoltre, grazie al suo format innovativo che combina esposizione, workshop e convegni, SAIE Bari sarà per le aziende il momento ideale per promuovere tutte le soluzioni che permettono di accedere al Superbonus 110% e agli altri bonus.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il PNRR stanzierà 107,7 miliardi di euro (circa la metà del totale) per l’edilizia, da spendere nell’efficienza energetica, l’alta velocità ferroviaria e l’edilizia scolastica, con l’obiettivo di rendere le infrastrutture italiane più moderne, digitali e sostenibili.
Cosa ne pensano le aziende? Solo circa 1 su 10 (14%) dichiara di conoscerlo nel dettaglio, ma ci sono alcune parti che destano più interesse di altre. Per il 53% delle aziende, ad aiutare maggiormente la filiera saranno
incentivi e bonus relativi all’efficientamento energetico e messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato e
pubblico (cittadelle giudiziarie, edifici comunali, ecc.).
Innovazione tecnologica e sostenibilità in edilizia
A SAIE Bari si parlerà quindi di Superbonus 110% e di PNRR. Ma non solo. Grande spazio sarà all’
innovazione tecnologica e alla
sostenibilità dall’Osservatorio SAIE. Quante aziende investono in innovazione? Quasi tutte, circa l’88%, con una piccola quota (4%) di aziende dal DNA innovativo che investono addirittura oltre il 30% del fatturato. In generale, la filiera punta soprattutto su
sicurezza informatica,
connettività/5G,
cloud computing e
simulazione.
Sul fronte sostenibilità, sono tante le azioni messe in campo dalle aziende per essere più “green”. Su tutte l’uso di
dispositivi a basso consumo energetico (58%), ma risalta la voglia degli imprenditori di investire in sostenibilità, con il 42% degli intervistati che ha acquistato
macchinari e/o impianti efficienti e di nuova generazione e il 33% che ha installato
impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.