26/03/2024 - Perché la costruzione di campi da padel non può qualificarsi come edilizia libera? A spiegare quali sono i permessi necessari e le procedure da seguire è intervenuta la Corte di Cassazione, che con la sentenza 11999/2024 ha confermato le conclusioni già raggiunte dalla giustizia amministrativa.
Il dubbio sulla costruzione campi padel
Il caso analizzato dalla Cassazione riguarda la costruzione di due campi da padel in una zona a vincolo paesaggistico e destinata a verde agricolo, sulla base di una segnalazione certificata di inizio attività (Scia).
Il Comune ha ordinato il sequestro dei campi da padel che, a suo avviso, avrebbero richiesto il permesso di costruire. Il responsabile dell’intervento ha contestato che si trattava della riconversione di due campi da tennis già esistenti, quindi di un intervento che poteva essere considerato una ristrutturazione leggera.
Il responsabile dell’intervento ha spiegato inoltre di aver ottenuto il nulla osta paesaggistico e di ritenersi in regola.
Costruzione campi padel, la procedura corretta
I giudici hanno spiegato che la costruzione dei campi da padel costituisce un intervento che, per le sue caratteristiche complessive, cioè l’installazione su una superficie funzionale alla peculiare attività sportiva, per le opere di carpenteria necessarie e per la presenza di lastre di vetro perimetrali, modifica il territorio e si classifica quindi come intervento di nuova costruzione.
Secondo i giudici, la costruzione dei campi da padel richiede quindi il permesso di costruire.
La Cassazione ha aggiunto che il permesso di costruire è richiesto non solo per le attività di edificazione, ma anche per tutti gli interventi che implicano una modifica permanente del suolo e il suo utilizzo per finalità diverse da quelle che rientrano nella condizione naturale.
Costruzione campi padel: permesso di costruire anche se non creano volume
La pronuncia della Cassazione conferma un orientamento seguito anche dalla giurisprudenza amministrativa. L’anno scorso il Tar Piemonte, con la sentenza 223/2023, ha respinto il ricorso presentato da un cittadino dopo aver ricevuto un ordine di demolizione per la costruzione di campi da padel.
Il proprietario dei campi riteneva che l’intervento si qualificasse addirittura come edilizia libera, dal momento che poteva essere assimilato alle opere di pavimentazione e finitura degli spazi esterni o alla realizzazione di aree ludiche senza fini di lucro o, ancora, all’installazione di elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici.
Il Tar ha spiegato invece che la costruzione dei campi da padel trasforma il territorio e richiede sempre il permesso di costruire, mentre nelle aree vincolate, oltre al permesso di costruire, è obbligatoria anche l’autorizzazione dell’autorità preposta alla tutela del vincolo.