Più tempo per adeguarsi alle norme antincendio nelle scuole e negli alberghi. Il disegno di legge Milleproroghe, approvato in prima lettura dal Senato, ha nuovamente fatto slittare il termine per l’adeguamento.
Antincendio scuole entro il 2027
Il termine per l’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici scolastici, dei locali adibiti a scuola e degli asili nido, nonché delle strutture di istruzione e formazione tecnica superiore (IeFPS) e di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) è scaduto il 31 dicembre 2024.
Il Milleproroghe ha deciso uno slittamento triennale al 31 dicembre 2027.
La proroga è stata sollecitata dall’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), che ha sottolineato come l’adempimento di tale obbligo richiedesse tempi e risorse che non possono essere così stringenti ed esigui.
Anci ha fatto notare che gli interventi incidono sulle caratteristiche strutturali degli immobili, quali la verifica e l’adeguamento degli stessi al carico e alla resistenza al fuoco. Si tratta, ha spiegato Anci, di interventi strutturali che necessitano di competenze professionali specifiche e risorse adeguate.
La proroga per l’adeguamento antincendio nelle scuole non è una novità, ma avviene periodicamente. L’
ultimo slittamento dei termini fino al 31 dicembre 2024 è stato deciso con il Milleproroghe 2023.
Antincendio alberghi entro il 2026
Anche le attività ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto avrebbero dovuto adeguarsi entro il 31 dicembre 2024.
Il Milleproroghe ha fatto slittare il termine di due anni, ma ha aumentato il numero dei requisiti che le attività devono possedere per essere considerate a norma. L’adeguamento dovrà infatti avvenire entro il 31 dicembre 2026, ma prima, entro il 31 dicembre 2025, sarà necessario presentare al comando provinciale dei Vigili del fuoco la Scia parziale attestante almeno 8 (fino ad ora erano 6) delle seguenti prescrizioni, come disciplinate dalle specifiche regole tecniche:
- resistenza al fuoco delle strutture;
- reazione al fuoco dei materiali;
- compartimentazioni;
- corridoi;
- scale;
- ascensori e montacarichi;
- impianti idrici antincendio;
- vie di uscita ad uso esclusivo, con esclusione dei punti ove è prevista la reazione al fuoco dei materiali;
- vie di uscita ad uso promiscuo, con esclusione dei punti ove è prevista la reazione al fuoco dei materiali;
- locali adibiti a depositi.
Per i rifugi alpini, l’adeguamento deve avvenire entro il 31 dicembre 2025.
Rigenerazione urbana nei Comuni
Anci aveva chiesto di intervenire anche sulle tempistiche per l’affidamento dei lavori di rigenerazione urbana per i quali
i Comuni hanno ricevuto 300 milioni di euro, stanziati dalla Legge di Bilancio per il 2022.
I Comuni avevano chiesto di posticipare al 31 agosto 2025 (rispetto al 31 marzo 2025) il termine per l’affidamento dei lavori e al 15 ottobre 2025 quello per l’approvazione del decreto di revoca (rispetto al 15 maggio 2025).
La richiesta non è stata accolta.