FINANZIAMENTI
Aree in crisi industriale, in arrivo 165 milioni per la riqualificazione produttiva
80 milioni saranno destinati ad interventi di tutela ambientale, innovazione e investimenti produttivi nel Mezzogiorno
Vedi Aggiornamento del 12/07/2017
18/11/2016 - Il Ministro dello Sviluppo Economico ha stanziato oltre 165 milioni di euro per gli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva delle aree interessate da situazioni di crisi industriale. A prevederlo il DM 26 settembre 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 novembre scorso.
Delle risorse complessive, 80 milioni sono destinati al sostegno di programmi di tutela ambientale, innovazione e investimento produttivo nelle zone in difficoltà economica delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
In particolare 30 milioni sono riservati all’area di crisi industriale complessa di Taranto.
- il miglioramento dell’efficienza energetica;
- la realizzazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
- la promozione di impianti di energia da fonti rinnovabili;
- il risanamento dei siti contaminati.
Saranno considerate ammissibili le spese per la costruzione, l’acquisto o la ristrutturazione dei siti d’interesse e le spese per la consulenza professionale.
Rilancio aree industriali: tutela ambientale e riconversione
Gli oltre 165 milioni di euro serviranno per il rilancio delle aree colpite da crisi industriale e di settore, rivitalizzando il sistema economico locale attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e delocalizzazione.Delle risorse complessive, 80 milioni sono destinati al sostegno di programmi di tutela ambientale, innovazione e investimento produttivo nelle zone in difficoltà economica delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
In particolare 30 milioni sono riservati all’area di crisi industriale complessa di Taranto.
Crisi aree industriali: gli interventi per la tutela ambientale
I programmi d’investimento per la tutela ambientale potranno prevedere:- il miglioramento dell’efficienza energetica;
- la realizzazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
- la promozione di impianti di energia da fonti rinnovabili;
- il risanamento dei siti contaminati.
Saranno considerate ammissibili le spese per la costruzione, l’acquisto o la ristrutturazione dei siti d’interesse e le spese per la consulenza professionale.