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Norme Tecniche: firmato il decreto di adozione

Norme Tecniche: firmato il decreto di adozione

Imminente la pubblicazione su GU delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni. Attesa una quarta proroga della 3274 per garantire allineamento in materia sismica

Vedi Aggiornamento del 04/11/2005
di Roberta Dragone
Vedi Aggiornamento del 04/11/2005
16/09/2005 - Il decreto interministeriale di adozione delle Norme Tecniche per le Costruzioni (ex Testo Unico) ottiene l’ultima firma, quella del Dipartimento della Protezione Civile. A confermarlo sono il Ministero delle Infrastrutture ed il Ministero degli Interni, che annunciano anche l'imminente pubblicazione del provvedimento su Gazzetta Ufficiale. Il testo del Decreto - a firma di Lunardi, Pisanu e Bertolaso - ripercorre il lunghissimo iter delle Norme Tecniche citando i numerosi testi normativi coinvolti e l'excursus delle approvazioni dal testo. Confermata l'entrata in vigore delle Nuove Norme Tecniche a partire dal 30° giorno dalla pubblicazione su Gazzetta Ufficiale. Per conoscere il testo definitivo delle Norme Tecniche allegate al decreto ed esaminare eventuali differenze con l'ultima versione pubblicata sarà necessario attendere la pubblicazione definitiva su GU. Ricordiamo che le Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni riuniscono e ridisciplinano tutta la normativa precedente da applicare nella realizzazione delle costruzioni. Il documento, che riscrive l'intero corpus legislativo per la progettazione e realizzazione dei manufatti edilizi condensandolo in un unico volume di oltre 400 pagine, costituisce una novità sostanziale nella storia della normativa tecnica italiana. Il Decreto di adozione delle Norme Tecniche non scioglie i dubbi sul quadro di riferimento normativo in materia antisismica. Ricordiamo infatti che le nuove Norme Tecniche per le costruzioni introducono un regime di "non obbligatorietà" sul metodo di calcolo adottabile in zona sismica, in contrasto invece con l'ormai famosa ordinanza 3274 della protezione civile che invece impone una precisa metodologia di calcolo (vedi precedenti news sull'argomento). Ammesso che la pubblicazione in GU avvenga nei prossimi giorni, l’entrata in vigore delle nuove Norme Tecniche non sarebbe possibile prima della seconda decade di ottobre, data in cui l’ordinanza 3274 della Protezione Civile in materia antisismica risulterebbe già obbligatoria (la 3274 entrerà infatti in vigore il prossimo 9 ottobre). Ciò significa che il metodo di calcolo sismico introdotto dalla 3274 rischierebbe di entrare in vigore e durare poco più di dieci giorni. Come risolvere il problema di un periodo, se pur breve, di incertezza giuridica? L’ipotesi oggi più plausibile sembrerebbe quella di una ennesima (la quarta) ordinanza di proroga alla OPCM 3274. In tal modo le Norme Tecniche entrerebbero in vigore prima della 3274 e di fatto il metodo di calcolo in essa imposto non diverebbe mai obbligatorio. Anzi con l'entrata in vigore delle nuove Norme Tecniche avrebbe inizio il periodo di 18 mesi di “allineamento tecnico” (vedi precedenti news sull'argomento) che recupera come adottabili per il calcolo sismico non solo il "paniere" di nuovi metodi (la 3274, gli Eurocodici, etc..) ma anche tutto il gruppo di vecchie leggi sismiche quali la legge n. 1086 del 5 novembre 1971 “Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica”, e la legge n. 64 del 2 febbraio 1974 del Ministero dei lavori pubblici sui “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche” e i decreti ministeriali del '96. Si spera che con la pubblicazione su Gazzetta Ufficiale del testo definitivo, siano adeguatamente sciolti tutti i dubbi sull’argomento.
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