Lombardia, 4,9 mln di euro ai piccoli negozi in montagna
02/11/2006 - L'assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani, ha sottoscritto in Regione con i presidenti e delegati di 19 Comunità Montane le convenzioni per attivare i programmi di sviluppo e promozione delle attività commerciali.
La cifra complessiva a disposizione è 4.905.000 euro (3.270.000, pari a due terzi, stanziati da Regione Lombardia e il resto a carico delle Comunità Montane). Grazie a questi fondi le singole Comunità Montane potranno attivare bandi locali rivolti alle micro, piccole e medie imprese commerciali con l'obiettivo di sostenere e sviluppare la rete commerciale nel territorio montano.
Le Comunità Montane che hanno aderito all'iniziativa della Regione hanno presentato piani di intervento in gran parte orientati a garantire il servizio di prossimità, la funzione sociale del commercio e la difesa dei piccoli esercizi nelle aree più svantaggiate del territorio regionale.
Altre priorità presenti nei programmi sono:
- l'ammodernamento e riqualificazione delle strutture,
- il sostegno a progetti innovativi, di multiservizio e di punti vendita integrati,
- la valorizzazione e commercializzazione dei prodotti tipici locali.
Si stima che con la realizzazione di queste opere, la Regione Lombardia potenzierà e riqualificherà i servizi commerciali sul 66% del territorio montano, dove vivono oltre 700.000 cittadini.
"La validità di questa iniziativa - ha detto l'assessore Nicoli Cristiani - è confermata dalla risposta positiva di oltre il 60% delle Comunità Montane. Se avrà il successo che auspichiamo, potrà essere riproposta in futuro, magari estendendola anche ad altri territori".
"Particolarmente importante - ha aggiunto Nicoli Cristiani - è la possibilità di riaprire i negozi di vicinato, che sono luoghi importanti di socializzazione".
Il presidente di UNCEM (Unione nazionale Comunità ed enti montani) Lombardia, Luigi Livio Ruffinoni, ha anch'egli giudicato l'iniziativa della Giunta regionale "estremamente positiva" per due motivi: "innanzitutto per l'attenzione che rivolge alle zone montane, soprattutto quelle più marginali, dove il piccolo emporio o il bar-edicola, rappresentano dei veri e propri servizi socio-economici a presidio del territorio e scongiurano la desertificazione commerciale, mettendo anche un freno al progressivo spopolamento dei centri minori".
"Il secondo motivo di soddisfazione - ha detto ancora il presidente di UNCEM Lombardia - è legato al riconoscimento del ruolo delle Comunità Montane come soggetti privilegiati a cui affidare, anche attraverso il cofinanziamento dei progetti, l'attuazione di politiche mirate allo sviluppo delle attività commerciali sul territorio di competenza".
Fonte: www.regione.lombardia.it