
Eolico, sblocco parziale per gli impianti in Puglia
URBANISTICA
Eolico, sblocco parziale per gli impianti in Puglia
Tar: parchi eolici anche nelle aree protette tutelate dalla legge
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del 18/06/2009
30/09/2008 - Situazione parzialmente sbloccata per l’eolico pugliese. Con la sentenza del TAR Puglia 2128/2008, depositata in cancelleria lo scorso 17 settembre, sarà più facile costruire impianti eolici anche nelle aree protette. La liberalizzazione non sarà però totale, così come appreso anche da Michele Losappio, Assessore all’Ecologia della Regione Puglia. La sentenza ha abrogato due articoli del regolamento regionale 16/2006, tornando a quanto previsto dalla normativa statale e comunitaria.
Si potranno installare pale eoliche anche nei siti SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone a Protezione Speciale) dopo una valutazione dell’incidenza del progetto. Nate per la conservazione e la tutela degli habitat con le direttive comunitarie 77/01, 79/409/CE e 92/43/CEE , le aree protette possono ospitare impianti rientranti in piani di utilità pubblica ed economica, a patto che i Comuni competenti agiscano con misure compensative.
La valutazione di incidenza rientra quindi nella VAS (Valutazione Ambientale Strategica), che deve tener conto delle criticità e specificità territoriali, come previsto dalla Legge Regionale 11/2001, che disciplina le procedure di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). Inoltre, dal momento che le energie rinnovabili sono comprese tra le misure di utilità urgente, è possibile prevedere varianti allo strumento urbanistico per l’installazione di opere connesse al corretto funzionamento degli impianti eolici. Il regolamento 16/2006 menziona chiaramente la possibilità per i Comuni di dotarsi di piani regolatori che includano gli impianti eolici tra le priorità da perseguire.
Il contenzioso, sollevato da una società pugliese che si è vista negare il nulla osta a costruire nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, ha evidenziato un eccesso di competenza della normativa regionale, che ha travalicato i limiti previsti dalle leggi nazionali e comunitarie, come il Decreto Legislativo 387/2003 in materia di energie rinnovabili.
Per la Regione Puglia, chiamata a difendersi, si è trattato di un no provvisorio, opposto in attesa dei PRIE (Piani regolatori comunali dell’eolico). L’Assessore Losappio ha anche annunciato un ricorso al Consiglio di Stato.
Polemiche analoghe erano state manifestate da Legambiente contro la Legge Regionale 15/2008 del Molise (leggi tutto).