
Piano Casa Sicilia, architetti per sicurezza e sostenibilità
NORMATIVA
Piano Casa Sicilia, architetti per sicurezza e sostenibilità
Emendamenti al ddl regionale, in pole position edilizia convenzionata ed efficienza energetica
Vedi Aggiornamento
del 20/05/2010
10/02/2010 - Sostituzione edilizia all’insegna della prevenzione antisismica, della bioedilizia e del risparmio energetico. Parola della Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Sicilia, che ha presentato proposte per il miglioramento del Piano Casa .
La Consulta non esclude la possibilità di effettuare modesti ampliamenti attraverso la realizzazione di corpi accessori, strutturalmente indipendenti, come pertinenze di edifici residenziali esistenti. Allo stesso tempo, però, gli architetti condividono l’orientamento di Legambiente .
L’associazione ambientalista ha infatti presentato un documento ispirato dalla necessità di messa in sicurezza e contenimento dei consumi energetici , ma anche dal bisogno di alloggi a canone sociale o a prezzi calmierati come alternativa alle espansioni urbanistiche.
È infatti proposto un insieme di incentivi per sostenere l’ edilizia convenzionata , come il rifinanziamento del Programma di riqualificazione urbana a canone sostenibile grazie ai fondi Fas, attraverso i quali diventa possibile la creazione di alloggi da destinare a canone sociale nell’ambito di processi di recupero del patrimonio esistente.
Come diversivo alle nuove costruzioni Legambiente promuove anche la ripopolazione dei centri storici , considerata più sostenibile e utile alla riqualificazione degli immobili esistenti, che altrimenti rimarrebbero inutilizzati ed esposti al degrado.
Grande importanza è data anche al fascicolo di fabbricato , che raccoglie tutti i dati relativi a verifiche strutturali e impianti tecnologici, monitorati dai professionisti abilitati.
Il primo febbraio sono stati inoltre presentati due emendamenti dall’Associazione Regionale Liberi Professionisti Ingegneri e Architetti.
Proposta la stretta connessione tra ampliamenti ed efficienza energetica, attraverso un involucro esterno dotato di strutture opache verticali con valori di trasmittanza inferiori del 20% rispetto a quelli indicati nel D.Lgs. 192/2005, strutture opache orizzontali inclinate, coperture e pavimenti verso locali non riscaldati o verso l’esterno, con valori di trasmittanza inferiori del 20% rispetto a
quelli indicati nel D.Lgs. 192/2005, strutture trasparenti con valori di trasmittanza inferiori al 10% a quelli indicati nel D.Lgs. 192/2005. Condizioni che, insieme alla riduzione dei ponti termici, alla sostituzione degli infissi e all’impiego di valvole termostatiche e rinnovabili fanno diminuire il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale.
La riduzione deve essere asseverata da un tecnico abilitato ed attestarsi al 10% nel caso di edifici che hanno ottenuto il permesso di costruire prima dell’applicazione del D.Lgs. 192/2005 e del 3% per quelli che l’hanno ottenuta dopo.
Appoggiata anche la semplificazione delle procedure, che non deve mai prescindere dalle necessarie certificazioni antisismiche .
Fondamentali per la realizzazione degli interventi anche le opere di urbanizzazione primaria , senza le quali non possono essere riconosciuti gli aumenti volumetrici.
Situazione analoga per edifici abusivi o situati su aree demaniali, vincolate o dichiarate inedificabili, che non possono usufruire dei bonus di cubatura.