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Demolizioni: bloccato il decreto, in Campania tornano le ruspe

Demolizioni: bloccato il decreto, in Campania tornano le ruspe

Approvata alla Camera la pregiudiziale di costituzionalità, la maggioranza accusa: tempi troppo brevi per votare

Vedi Aggiornamento del 13/05/2011
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 13/05/2011
10/06/2010 - Si ferma alla Camera l’iter per la conversione in legge del DL 62/2010 per il blocco delle demolizioni in Campania. È stata approvata martedì scorso la pregiudiziale di costituzionalità, presentata da esponenti de L’Italia dei Valori, che ha dichiarato illegittimo un condono effettuato attraverso la decretazione di urgenza.
 
Interferenze legislative: Durante la seduta di martedì è stata evidenziata la situazione della Campania, con abusi edilizi commessi in una situazione di illegalità non solo di principio, ma accertata giudiziariamente. In questi casi l’azione legislativa interferisce con le sentenze già passate in giudicato, contro ogni principio di certezza del diritto e della pena e la separazione dei poteri su cui si fonda la Costituzione. Una legge sopravvenuta non può infatti influire sul diritto sul quale un magistrato si è già pronunciato con un provvedimento definitivo.
 
Il fatto che il ddl limiti i suoi effetti alla Regione Campania, implica poi una disparità di trattamento violando il principio costituzionale dell’uguaglianza.
 
Strumenti normativi: Secondo i relatori, inoltre, l’accertata emergenza abitativa della regione e il disagio sociale che ne deriva non giustifica la decretazione d’urgenza. Sarebbero invece necessarie politiche abitative mirate, da adottare attraverso la legislazione ordinaria.
 
Accuse della maggioranza: Dopo il blocco della conversione in legge e il conseguente decadimento del decreto, la maggioranza ha lamentato tempi troppo veloci per il voto, che non avrebbero garantito la partecipazione di tutti i deputati. Le accuse sono state però smentite dalla presidente di turno Rosy Bindi.
 
Ricordiamo che l’iter dello stop alle demolizioni degli edifici abusivi campani destinati a prima casa, fino al 30 giugno 2010,  è iniziato ad aprile con l’approvazione del decreto in CdM. La norma si limitava agli immobili dichiarati non pericolanti ed era ritenuta necessaria per l’incertezza normativa determinata a seguito della mancata applicazione del condono edilizio del 2003, disposta con legge regionale. L’iniziativa della Campania era già stata bacchettata dalla Corte Costituzionale dal momento che una legge regionale non può negare l’efficacia di un provvedimento di esclusiva competenza statale.
 
A fine maggio il ddl di conversione ha ottenuto l’approvazione del Senato, che l’ha modificato prevedendo la demolizione dopo il 31 dicembre 2010 in caso di violazione dei vincoli paesaggistici.
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